Il Pd all'attacco: «Nuovo ospedale a Macerata, mancano i fondi, solo tante bugie»

Il Pd all'attacco: «Nuovo ospedale a Macerata, mancano i fondi, solo tante bugie»
Il Pd all'attacco: «Nuovo ospedale a Macerata, mancano i fondi, solo tante bugie»
di Luca Patrassi
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Venerdì 26 Maggio 2023, 03:35 - Ultimo aggiornamento: 10:39
MACERATA Il Pd discute di sanità ed inizia attaccando il nuovo piano della Regione. Di interessante c’è solo l’analisi della situazione, i dati statistici, poi più nulla secondo il segretario provinciale del partito Angelo Sciapichetti e il consigliere regionale Romano Carancini che ieri mattina hanno illustrato la posizione. Conferenza aperta da Angelo Sciapichetti: «Il centrodestra ha costruito la vittoria elettorale su false promesse che non era possibile mantenere, ora ne devono rispondere».  



«Liste di attesa: oggi se voi parlate con chiunque necessita di visite o di esami, non trovate nessuno che riesce ad avere risposte dal pubblico - sottolinea Sciapichetti -, sono tutti costretti ad andare dal privato, il Cup non riesce nemmeno a fare le prenotazioni. Siamo allo sbando totale. Hanno detto che avrebbero riaperti 13 ospedali, non ce ne è uno che è stato aperto dopo quasi tre anni. Hanno detto che il centrosinistra ha privatizzato la sanità, oggi - per una serie di difficoltà legate anche alla carenza di personale, non solo per colpa del centrodestra - si fa ricorso alle cooperative private nei pronto soccorso con medici pagati quattro volte di più rispetto al dipendente pubblico. Poi a Macerata non posso non sottolineare che non hanno mantenuto una promessa, hanno fatto di tutto per smantellare quello che c’era, qui hanno fatto una campagna in malafede. A Tolentino da due anni e mezzo attendono l’avvio dei lavori del nuovo ospedale, a Civitanova l’ampliamento è ancora sulla carta. Ad oggi le promesse sono state disattese. Sono aumentati solo i direttori, a Macerata ne abbiamo avuti tre in poco tempo: prima Corsi, poi Draisci, ora Gozzini».

La mobilità passiva

Romano Carancini: «La sanità è la priorità assoluta di chi vuole governare questo Paese, deve essere la strada maestra. Gli effetti della politica sanitaria si producono anche sulla qualità della vita. Se le risorse diminuiscono, i servizi si riducono e se a questo aggiungiamo l’inflazione del 10% ovviamente potremo fare meno servizi.

Cosa è successo nelle Marche? Il Pnrr e il nuovo piano sanitario regionale. Il nuovo piano regionale complica la situazione: da 4 aziende ne diventano 7 ad invarianza finanziaria e senza efficientamento della spesa. La spesa sanitaria inefficiente secondo stime di organismi tecnici attualmente è al 25%. Il cittadino che deve fare un esame specialistico non riesce a farlo in una struttura pubblica, c’è uno spostamento progressivo della sanità pubblica verso la privata. Non solo mobilità passiva infraregionale verso il Nord, disuguaglianze tra territori. Saltamartini teorizza che in una regione di un milione e 400mila abitanti le aziende sanitarie si debbano fare concorrenza, se questo fosse vero, però prima dovrebbe ridurre le disuguaglianze». 

Due anni e mezzo
 

«Altro tema è quello del nuovo ospedale di Macerata - osserva ancora Carancini -, non so se siamo consapevoli di quanto avvenuto in due anni e mezzo. Non abbiamo nemmeno il bando per scegliere il progettista del nuovo ospedale, Saltamartini racconta bugie. Non ci sono le risorse, cosa più grave. Il progettista dovrà progettare, poi dovranno mettere a gara quel progetto. Saltamartini disse che l’ospedale si sarebbe fatto entro il 2023, poi entro il 2025 ed ora dice che entro il 2025 ci sarà la posa della prima pietra. Io lo spero, ma vedo che non ci sono le risorse necessarie, ad oggi ci sono 55 milioni lasciati dalla giunta Ceriscioli, mancano ulteriori 150/180 milioni. Non possono fare mutui perché crescerebbe l’indebitamento, hanno tentato di mettere con le spalle Legnini per avere i fondi del sisma: ad oggi registro la presa in giro della comunità provinciale e del sindaco Parcaroli che deve darsi una svegliata. Il piano sociosanitario regionale non è un piano: è un trattato, non c’è una soluzione ci sono solo dati ma poi quando si tratta di indicare le risorse non c’è nulla, non si possono raccontare sciocchezze. Non ci sono obiettivi specifici». Due le iniziative a breve scadenza. Domani, dalle 9 alle 12.30, alla Domus San Giuliano di via Cincinelli 4, il convegno sullo stato della sanità coordinato da Paola Castricini: aprono i lavori il segretario Angelo Sciapichetti e la deputata Irene Manzi, relazioni di Romano Carancini, Francesco Micucci e Franco Pesaresi e conclusione di Marina Sereni. Altra iniziativa è l’ordine del giorno che sarà presentato nei consigli comunali e in quello provinciale.

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