MACERATA - Lutto in città per la morte avvenuta ieri mattina di Romano Dezi, idraulico maceratese di 79 anni abitante in piazza Lauro Rossi, conosciuto per aver formato e di recente donato al Comune quello che ora è il museo di Storia naturale. Dezi si è spento all’Hospice di Montecassiano, lascia tre figli – Massimiliano, Emanuele e Stefano -, i funerali si svolgeranno domani alle dieci nella chiesa Santa Madre di Dio in via Barilatti.
Da sempre appassionato di storia naturale e di fossili che aveva iniziato a collezionare da giovane, una passione condivisa dalla moglie Rita Ramazzotti, scomparsa nei primi anni del Duemila. Fino a qualche anno fa il museo superava le diecimila presenze annue. Il museo di storia naturale è ospitato, dal giugno del 1993, nei sotterranei del Palazzo Rossini Lucangeli, un edificio storico la cui costruzione fu iniziata nel 1570 per volere del capitano Felice Rossini. L’attività dell’istituto risale al 1973 anno in cui Romano Dezi, curatore del museo, univa la sua appassionata attività di ricerca paleontologica a una serie di mostre e di interventi presso le scuole del capoluogo. Dal 1993 i reperti raccolti, acquistati o ricevuti in dono durante il lungo periodo di attività del curatore, vengono presentati nei 200 metri quadrati di esposizione.
Da sempre si svolgono incontri con gli alunni delle scuole di Macerata che prevedono proiezioni di audiovisivi e percorsi naturalistici. Ora la notizia della morte di Romano Dezi riaccende l’attenzione su quel museo, sostanzialmente chiuso da qualche tempo per via (non solo) del Covid.
Dezi riteneva quegli spazi piccoli e inadeguati alle esigenze espositive di un museo ed anche l’amministrazione Parcaroli sembra dello stesso pensiero. Ora appunto si tratta di andare a verificare il passaggio dai propositi ai fatti. «Macerata Musei - si legge in una nota - si unisce al dolore dei familiari tutti per la scomparsa di Romano Dezi fondatore del Museo Civico di Storia Naturale di Macerata. Dal 1993 i reperti raccolti, acquistati o ricevuti in dono durante oltre 40 anni d’attività del curatore sono stati illustrati e spiegati dallo stesso con cura e attenzione alle numerose famiglie, scolaresche e appassionati che ogni anno tornavano a fargli visita. L’attività dell’istituto risale infatti al 1973 anno in cui Romano Dezi, curatore del museo, univa la sua appassionata attività di ricerca, condivisa con la moglie Rita Ramazzotti, ad una serie di mostre e di interventi presso le scuole del capoluogo». Anche il sindaco Parcaroli ha formulato le condoglianze a nome della città.