CINGOLI - Ampliamento della discarica di Fosso Mabiglia, rifiuti da portare per un periodo fuori provincia, nuovo impianto da costruire. Il sindaco di Cingoli intende fare chiarezza su quanto è stato detto sull’assemblea dei Comuni soci del Cosmari che si è tenuta martedì scorso a cui lui ha partecipato astenendosi al momento del voto.
«Io mi sono astenuto sulla richiesta di dare la delega al cda per elaborare un “piano di emergenza” da concordare con l’Ata 3 – ha spiegato Michele Vittori – perchè è inaccettabile che si parli dell’ampliamento della discarica di Fosso Mabiglia ancor prima che si sia trovato il nuovo sito. L’individuazione del nuovo sito è urgente. Si trascina da troppo tempo. Da oltre un anno l’assessore regionale Stefano Aguzzi ci ha chiesto di individuare il nuovo sito. Non è stato fatto e non per colpa di Cingoli».
«Addirittura - prosegue Vittori - è stata incrementata la “rosa” dei siti che è passata da 70 a 84 e questo certamente non agevola la scelta del nuovo sito. Ed è stato il motivo per cui all’assemblea dell’Ata ho espresso il mio voto contrario. Non ho mai dato alcuna disponibilità a proroghe o ampliamenti alla discarica di Cingoli – continua il primo cittadino del Balcone delle Marche - Per rispetto dei cittadini residenti nelle zone limitrofe non è accettabile l’indecisione e non è giusto ipotizzare di ampliare prima di aver individuato con certezza il nuovo sito. Questa è un’emergenza che va affrontata da amministratori responsabili. E dobbiamo esserlo tutti. Ho chiesto con veemenza al presidente della Provincia e dell’Ata 3 Sandro Parcaroli di velocizzare il piano operativo che porti all’individuazione del nuovo sito, prima di arrivare ai cinque siti finali su cui far ricadere la scelta della discarica». Sui costi aggiuntivi (determinati dagli abbancamenti e dai trasporti dei rifiuti nelle discariche delle altre province) che andranno a colpire i cittadini, Vittori è stato molto chiaro: «La colpa è di tutta la politica e l’incremento delle tariffe è conseguenza dei continui rinvii sulle decisioni da prendere. Nei recenti incontri con i cittadini è emerso un sentimento di sfiducia nelle istituzioni. Come sindaco non mi sento responsabile di tutto questo perché stiamo ospitando da dieci anni la discarica e non ho mai ostacolato ma favorito l’iter per l’individuazione del nuovo sito». Parliamo di un “piano di emergenza” molto complesso con non pochi punti da definire: quali i programmi dei conferimenti, le quantità indirizzate nelle nuove strutture disponibili, i prezzi di smaltimento, le condizioni degli accordi interprovinciali. Ed eccoci al “piano di emergenza” che dovrà essere definito dal cda del Cosmari: prevede l’ampliamento temporaneo della discarica di Fosso Mabiglia per un volume di circa 250mila metri cubi (ovvero la metà dell’attuale sito) entro l’ottobre 2024.
Dovrebbe essere un iter con autorizzazioni di massima urgenza.
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