Cassonetti smart e app per l'immondizia a Macerata. L'assessore Laviano. «Dalla periferia arrivano nelle zone urbane»

Laviano: «Cassonetti smart, dalla periferia arrivano nelle zone urbane»
Laviano: «Cassonetti smart, dalla periferia arrivano nelle zone urbane»
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Sabato 30 Settembre 2023, 03:30 - Ultimo aggiornamento: 11:46

MACERATA Cassonetti smart con app e card per il conferimento dei rifiuti a qualsiasi ora e in qualsiasi giorno. L’obiettivo? La tariffa puntuale - in un futuro prossimo - e una maggiore quantità di rifiuti da riciclare. Una sperimentazione che negli ultimi mesi ha dato buoni risultati nelle periferie del capoluogo e che ora si prepara a fare il suo ingresso anche nella zona urbana e per i commercianti di corso Cavour grazie all’inserimento del progetto nel bando dei Centri commerciali naturali. Ma andiamo per ordine. 

 

A spiegare i risultati ottenuti finora e i prossimi step che il Comune metterà in pratica è l’assessore all’Ambiente Laura Laviano. «Siamo partiti con le periferie - dice -con otto (Collevario, Fontescodella, Corneto, Vallebona e Valteia) più due per gli studenti in viale Leopardi e viale Trieste». A livello organizzativo per l’utente non varia nulla rispetto alla raccolta porta a porta. «Nelle zone periferiche i punti di raccolta dei rifiuti esistevano già, ma non era regolata la modalità di accesso. Grazie ai cassonetti smart, invece, gli utenti possono conferire i sacchetti solo con la propria tessera o app e quindi ogni utente viene riconosciuto. Innanzitutto quindi è stata evitata l’abbandono da parte di chi, anche arrivando dai paesi vicini, usava le isole per buttare i propri rifiuti. Ora quindi i residenti possono gettare i sacchetti a qualsiasi ora del giorno e in qualsiasi giorno della settimana senza più trovare i loro cassonetti sempre pieni. Ma l’obiettivo resta quello di aspettare che il sacchetto sia ben pieno, altrimenti si viene identificanti come utenti che differenziano poco o per niente». 

Soddisfatti gli utenti, ma anche gli amministratori: «Grazie a questo metodo siamo riusciti a scovare due utenti che non pagavano la Tari, e anche alcuni adeguamenti catastali». Ma ora dalle zone periferiche si passa al centro abitato, a partire da Corneto. «Abbiamo scelto questa zona perché nelle vie adiacenti la raccolta viene già fatta in questo modo. Le postazioni da installare saranno circa dieci, poi i residenti verranno muniti di card e app. Chiaro che ogni utente può gettare i rifiuti nella postazione assegnata vicina a casa e non in un’altra». Nelle prossime settimane il Comune illustrerà i risultati dell’operazione già partita e a primavera aggiungerà i dati della sperimentazione nella zona urbana che partirà a novembre. «A questo - aggiunge - si inserisce anche il progetto che riguarda i commercianti. Grazie ai fondi per il Centro commerciale naturale di corso Cavour installeremo le isole per i negozi della via. Non è bello infatti vedere tutti i sacchetti in mezzo a un corso principale e il passaggio dei camion per la raccolta porta a porta crea problemi al traffico. Arriverà un’isola dove i commercianti possono buttare quando vogliono i rifiuti. In questo caso i tempi saranno dettati dal bando». Infine una nota che riguarda la sperimentazione dei cassonetti smart dedicati agli studenti universitari. 

«Dal numero di aperture vediamo che purtroppo il metodo non è stato ben compreso.

Crediamo che manchi ancora una corretta comunicazione, nei prossimi mesi lavoreremo anche su questo congiuntamente all’università. Siamo molto contenti che altri Comuni stiano mostrando interesse a questo progetto, tant’è che nelle prossime settimane faremo un incontro con loro. Molti i lati positivi di questo metodo: primo fra tutti non serve portare la rete elettrica e il collegamento internet e quindi nessuna piattaforma in cemento dovrà essere installata come invece vediamo in molti di queste isole presenti in altri Comuni e poi il prezzo notevolmente più basso rispetto ai green point, all’incirca otto di queste postazioni hanno il costo di un green point. Non dimentichiamo il minor spreco di gasolio dei mezzi, il minor costo quindi oltre che il minor inquinamento e sopratutto il personale che potrà svolgere altre mansioni oltre alla raccolta dei sacchetti e quindi maggior decoro urbano».

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