Decolla la ricostruzione, è un boom di cantieri a Macerata: prevista la demolizione e ricostruzione di tre condomini

Decolla la ricostruzione, è un boom di cantieri a Macerata: prevista la demolizione e ricostruzione di tre condomini
Decolla la ricostruzione, è un boom di cantieri a Macerata: prevista la demolizione e ricostruzione di tre condomini
di Mauro Giustozzi
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Giovedì 20 Aprile 2023, 01:45 - Ultimo aggiornamento: 16:12

MACERATA - Una media di due cantieri aperti al mese in città riferendosi alle richieste di occupazione suolo pubblico che pervengono in Comune. Ma il numero sale ulteriormente se si tiene conto che altri ne vengono aperti non occupando suolo pubblico e quindi senza bisogno di questa certificazione che viene registrata dagli uffici comunali. All’orizzonte anche lo sblocco della più grande opera di demolizione e ricostruzione del capoluogo che riguarderà i cosiddetti “palazzi de Lattà” in via Maffeo Pantaleoni, una delle zone, al di fuori delle mura urbane, che sarà toccata da una profonda ricostruzione urbanistica dove ci sono ben tre condomini che dovranno essere demoliti e ricostruiti. 

La delibera


Nel prossimo consiglio comunale verrà deliberato il diritto di superficie per i proprietari degli immobili per i prossimi 99 anni della scarpata che sarà consolidata e messa in sicurezza prima di poter dare il via al cantiere della ricostruzione dell’area compresa tra via Zorli e via Pantaleoni, composta da tre grandi condomini per un totale di circa 150 alloggi (risalenti ai primi anni ’50) che sono stati tutti danneggiati dal sisma. «Allo stato attuale la ricostruzione post sisma a Macerata marcia ad una media di 2/3 cantieri che si aprono ogni mese – afferma l’assessore comunale all’Urbanistica Silvano Iommi - Attualmente quelli operativi di cui abbiamo i numeri perché legati alle richieste di occupazione suolo pubblico sono 89, di cui 23 quelli che sono posizionati in centro storico.

Va anche ricordato che il numero tiene conto di quelli che si aprono e sono attivi ma al contempo ce ne sono altri che vengono chiusi perché gli interventi sono terminati. Questi dati ci dicono che la ricostruzione post sisma sta comunque andando avanti e che probabilmente crescerà ulteriormente nei prossimi mesi quando partiranno altri cantieri molto impattanti a livello urbanistico in città». 


L’intervento


Il riferimento che fa l’assessore Silvano Iommi è legato agli edifici di via Maffeo Pantaleoni che dovranno essere abbattuti e ricostruiti, non prima però che venga effettuato un consolidamento della scarpata che costeggia la sede stradale. L’intervento di consolidamento si rende necessario sia per garantire una adeguata stabilità dell’attuale strada che come intervento atto a facilitare il superamento delle barriere architettoniche presenti a livello degli accessi sulla via pubblica. Il costo dell’opera si aggira sui 5 milioni di euro, diviso tra ricostruzione privata e parte pubblica e tutta la cifra coperta con fondi che arriveranno dalla ricostruzione post sisma.

«Speriamo che entro il prossimo mese possa muovere i primi passi il cantiere di via Maffeo Pantaleoni - prosegue l’assessore Silvano Iommi - uno dei più grandi della città che passerà tramite una demolizione e ricostruzione di quei palazzi. La prima cosa da fare sarà però la paratia di sostegno della strada: nel prossimo consiglio comunale sarà deliberata la concessione gratuita del diritto di superficie della scarpata che si trova su area comunale ai condomini per 99 anni in modo che i proprietari possano effettuare le opere di contenimento che sono finanziate in parte con risorse destinate alla ricostruzione delle abitazioni e l’altra metà con risorse pubbliche tramite ordinanza o decreto commissariale dell’Usr. Una parte dei progetti sono già stati completati per quanto riguarda la conformità urbanistica c’è ancora un condominio che proprio in questi giorni ha completato questa fase progettuale e siamo in attesa dello strumento scelto per la partecipazione della parte pubblica a sostegno di quella privata. Un intervento pubblico-privato estremamente complesso, decisivo e di riqualificazione generale che ha richiesto oltre due anni di lavoro per riuscire a redigere i progetti superando le difficoltà tecniche, allineando e coordinando, al contempo, tempi e interessi molto diversi tra loro». 


La scarpata


La stabilizzazione della scarpata avverrà tramite la realizzazione di paratie poste in parte al di sotto del marciapiede e in parte sul ciglio della scarpata, mentre contemporaneamente si procederà con la demolizione degli edifici dal civico 89 al 111; l’intervento, ad avvio dei lavori, comporterà per alcuni mesi il restringimento della sede stradale di via Pantaleoni con conseguente attivazione del senso unico alternato regolato semaforicamente. Il termine ultimo per il completamento dei lavori di ricostruzione post sisma resta stabilito al 31 dicembre 2025. 

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