Nel bando rivolto agli utenti sono stati fissati anche i criteri per ottenere i punteggi. Il sussidio è rivolto alle persone tra i 45 e i 65 anni senza lavoro anche se è previsto un punteggio più alto per la fascia 45-55 anni. Punti da 1 a 3 anche per l’attestazione Isee (avranno il massimo del punteggio coloro che hanno un Isee da 0 a 6.700 euro). Conterà anche il numero di figli minori o iscritti all’università fuori provincia (un punto per ogni figlio), la presenza o meno di un mutuo per l’acquisto prima casa, avrà un punto in più il nucleo familiare monogenitoriale o monoparentale. Conteranno inoltre l’anzianità di disoccupazione e gli anni di residenza continuativa a Macerata (massimo 5 punti). In caso di parità di punteggio verrà data preferenza al richiedente con età minore. «Non si tratta di una misura assistenzialistica ma intendiamo accompagnare la persona verso l’autonomia sua e del proprio nucleo familiare - spiega D’Alessandro - attraverso la strutturazione di un progetto personalizzato redatto dai servizi sociali del Comune che espleteranno la relativa presa in carico dei beneficiari e redigeranno un progetto di inclusione attiva, condiviso e sottoscritto da tutte le parti coinvolte».
Stanziati (per ora) 60mila euro
Il Comune per ora stanzierà circa 60mila euro. Ogni percettore del reddito prenderà 400 euro mensili, il progetto prevederà 18 ore settimanali di attività e avrà una durata di 6 mesi.
I beneficiari
I beneficiari dovranno inoltre essere disoccupati o trovarsi nella situazione di inoccupato in quanto impegnato in modo continuativo in compiti di cura, valutati con riferimento alla presenza di componenti del nucleo familiare con disabilità grave o non autosufficienza, o avere cessato un’attività lavorativa propria. Conterà, come detto, anche l’indicatore Isee corrente, che dovrà essere pari o inferiore a 20mila euro. I beneficiari non dovranno percepire assicurazione sociale per l’impiego (ad esempio Naspi) o altri ammortizzatori sociali di sostegno al reddito erogati in caso di disoccupazione involontaria, né dovranno essere titolari di trattamenti pensionistici o assistenziali.
Il beneficio sarà concesso soltanto ad una persona per ogni nucleo familiare. E’ prevista anche la non cumulabilità con altri interventi di sostegno economico di cui il richiedente dovesse risultare fruitore: reddito di cittadinanza, reddito di inclusione; tirocini inclusione attiva e borse lavoro. Parimenti il reddito di cività non è cumulabile qualora all’interno dello stato di famiglia del richiedente vi sia un soggetto già beneficiario dei redditi di cittadinanza o inclusione. L’avviso è pronto, le domande potranno partire molto probabilmente già dalla prossima settimana, non appena il bando verrà pubblicato.
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