Reddito di civiltà e nuovi tirocini per i disoccupati a Macerata. D'Alessandro: «Sostegni alle famiglie»

Reddito di civiltà e nuovi tirocini per i disoccupati. D'Alessandro: «Sostegni alle famiglie»- Il Comune di Macerata
Reddito di civiltà e nuovi tirocini per i disoccupati. D'Alessandro: «Sostegni alle famiglie»- Il Comune di Macerata
di Mauro Giustozzi
3 Minuti di Lettura
Lunedì 16 Gennaio 2023, 03:30

MACERATA - Bonus affitti per le morosità incolpevole e Reddito di civiltà sono due pilastri dell’attività che impegna gli uffici comunali dei Servizi sociali. Nel primo caso si tratta di un provvedimento che è attivo da molti anni e che si avvicina alla scadenza delle presentazione delle domande mentre il secondo è uno sguardo al futuro che verrà a Macerata nei prossimi mesi, un progetto inclusivo su cui punta molto l’assessore alle Politiche sociali e vice sindaco Francesca D’Alessandro. Il tutto per andare incontro alle famiglie che si trovano in difficoltà. Un numero sempre crescente vista l’inflazione galoppante. 
Ma partiamo dal bonus affitti. Per morosità incolpevole si intende la situazione di sopravvenuta impossibilità a provvedere al pagamento del canone locativo a ragione della perdita o consistente riduzione della capacità reddituale del nucleo familiare. La sopravvenuta impossibilità a provvedere al pagamento del canone è accertata dal Comune attraverso la verifica del nesso tra il mancato pagamento dell’affitto e la causa di crisi economica o malattia grave, infortunio o decesso di un componente del nucleo familiare tale da incidere o aver inciso in maniera considerevole sul reddito complessivo del nucleo stesso. In particolare, a dimostrazione della incolpevolezza della morosità, l’interessato dovrà dimostrare la regolarità nei pagamenti degli affitti negli anni precedenti all’insorgere della riduzione della capacità reddituale. «È aperto, fino al 20 gennaio, il bando per morosità incolpevole – afferma l’assessore D’Alessandro - che aiuta a regolarizzare il pagamento dei canoni di locazione relativi all’anno 2022, a seguito della perdita del reddito in misura superiore al 25% anche per motivi connessi all’emergenza da Covid.

Il contributo copre il canone locativo delle mensilità a contratto per l’anno 2022, pari al 40% del relativo importo, fino ad un massimo di € 2.500». 

La novità


La novità assoluta che si profila all’orizzonte del 2023 sarà invece il Reddito di civiltà molto diverso dal reddito di cittadinanza. Si tratta di una misura già adottata in altri comuni di sostegno economico e destinata ai nuclei familiari ed alle persone in condizione di disagio sociale. L’intervento prevede l’erogazione di un sostegno economico a fronte dell’adesione a un progetto in cui il beneficiario si impegnerà a svolgere delle attività lavorative utili alla comunità. Una misura che non ha i caratteri dell’assistenzialismo perché i destinatari non ricevono “passivamente” il beneficio. Al contrario saranno impegnati in mansioni sulla base di un progetto personalizzato condiviso: in questo modo il Comune intende aiutare coloro che si trovano a far fronte a difficoltà economiche e sociali, rispettando la loro dignità. 

L'attenzione alle fasce deboli


«Vogliamo varare il Reddito di civiltà per dare attenzione alle fasce più deboli della popolazione – conclude la D’Alessandro -. Per poterlo attivare è però necessario attendere la variazione del bilancio comunale per avere il quadro delle risorse disponibili. Quindi non credo che possa partire questo progetto prima di un paio di mesi. Non sarà puro assistenzialismo, perché i beneficiari sono chiamati a svolgere attività di tirocinio: un fattore fondamentale, perché il lavoro è sinonimo di dignità. Il Reddito di civiltà si rivolge proprio a quelle persone, dai 40 anni in su, in particolare le mamme che hanno lasciato il lavoro per accudire i propri figli, che faticano a riconquistare spazio nel mondo del lavoro, pur avendone pieno diritto e assoluta capacità». Una misura molto simile è stata già varata dal Comune di Ascoli. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA