Questura e polstrada, avanti tutta per le nuove sedi. Rinforzi per l’estate

Questura e polstrada, progetti avanti tutta. Rinforzi per l’estate
Questura e polstrada, progetti avanti tutta. Rinforzi per l’estate
di Giulia Sancricca
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Martedì 6 Giugno 2023, 03:25 - Ultimo aggiornamento: 11:38

MACERATA  - Trasferimento della questura di Macerata dal centro a Fontescodella e nuova sede della polizia stradale di Civitanova. Avanza l’iter per i due progetti che rappresentano un investimento importante sul fronte della sicurezza. Sicurezza su cui il prefetto Flavio Ferdani fa il punto a 360 gradi, soprattutto in vista dell’estate e dell’arrivo di 12 nuove unità di rinforzo per il giro di vite contro lo spaccio e la movida molesta.

Ma nell’era della tecnologia e della videosorveglianza, il focus riguarda pure i protocolli siglati con la quasi totalità dei Comuni del Maceratese per l’installazione delle spycam e per il controllo del vicinato che invece procede a passo più lento. Ma andiamo per ordine.
Per quanto riguarda le due nuove strutture Ferdani evidenzia «l’attenzione alle esigenze della polizia di Stato espressa nell’attività che ha portato alla realizzazione del nuovo Ufficio immigrazione e in futuro alla nuova sede della questura, mentre a Civitanova si sta lavorando per l’accordo di programma relativo alla nuova sede della polizia stradale».

Trasferimento a Fontescodella

Se per la questura la sede individuata è quella di Fontescodella, dove si trasferiranno gli uffici al momento ubicati nella storica sede di piazza della Libertà, per quanto riguarda la polizia stradale di Civitanova resta in piedi l’ipotesi di Fontespina. L’attuale sede di via Carducci, lungo la statale 16 di fronte all’area Cecchetti, non è più consona. Da più di vent’anni si parla di una nuova caserma unica, che accorpi polstrada e commissariato. Il trasferimento nel palazzo di San Marone del commissariato nei primi anni Duemila, però, ha chiuso le porte a questa possibilità. Ne è scaturita una nuova dopo che si è sbloccata la lottizzazione dell’ex liceo a Fontespina. Nell’area retrostante, c’è un terreno di proprietà del Comune. Una parte di questo è destinata alla nuova scuola materna, l’altra, dopo una serie di incontri con prefetto e vertici della polstrada, è stata destinata proprio alla nuova caserma. 

«Sia per la costruzione del nuovo immobile della questura che per quello della polizia stradale - dice Ferdani - il percorso è stato analogo: ha riguardato il Ministero dell’interno, il demanio, e i Comuni di riferimento.

Per la questura di Macerata il percorso amministrativo è stato definito. Per Civitanova siamo in fase avanzata per la sottoscrizione dell’accordo di programma per realizzare la nuova sede». Il prefetto ricorda poi anche il nuovo Ufficio immigrazione «reso molto più funzionale sia per il personale che per le pratiche». Sul fronte delle strutture, fondamentale anche l’impegno per i carabinieri. «Si è lavorato anche sulla rigenerazione dei presidi di sicurezza dell’Arma che hanno potuto lasciare moduli temporanei per nuove sedi a Camerino, Matelica, Pollenza e Sarnano. Avanzato lo stato di costruzione della caserma di Caldarola, prevista anche una nuova struttura a Loro Piceno». 

La sicurezza in estate
 

E ora l’attenzione riguarda l’estate e la sicurezza dall’entroterra alla costa. «Ringrazio il Ministero dell’interno per averci assegnato 12 unità di rinforzo (tra poliziotti e finanzieri, ndr) per il periodo estivo. A breve convocherò il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica con i sindaci e le forze dell’ordine, con particolare riferimento alla zona costiera, per programmare tutte le misure finalizzate a contrastare episodi criminosi nel periodo estivo». Prevenzione che il prefetto Ferdani ha valorizzato dall’inizio del suo insediamento a Macerata, favorendo la sottoscrizione di protocolli riguardanti diversi aspetti.

«Dall’inizio del mio mandato sono stati stilati 52 protocolli per la videosorveglianza, 9 per il contrasto allo spaccio di stupefacenti, 4 protocolli per scuole sicure e uno contro le truffe agli anziani. C’è un percorso già avviato per un protocollo contro la violenza di genere e controllo del vicinato che oggi riguarda 14 Comuni».

Importante evidenziare come per le spycam sia coinvolta «la quasi totalità della provincia, mentre bisogna ancora lavorare per il controllo del vicinato. «I cittadini, essendo osservatori, soprattutto in centri di grandi dimensioni, hanno una maggiore attenzione visiva per poter segnalare subito i sospetti. Il tema del protocollo di vicinato viene in un certo modo considerato parallelo ai protocolli sulla videosorveglianza. Insieme sono un connubio utile sia ai fini preventivi che repressivi». 

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