Macerata, night e prostituzione
In quaranta rinviati a giudizio
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Venerdì 1 Aprile 2016, 10:49
MACERATA - Ragazze da Cuba, Venezuela e Filippine in Italia per soddisfare le voglie di clienti dalla banconota facile. In quaranta, tra impresari, gestori di night, camerieri e reclutatori sono stati rinviati a giudizio. Le accuse contestate a vario titolo vanno dall'associazione per delinquere finalizzata a favorire l'ingresso irregolare di cittadine extracomunitarie provenienti in particolar modo dal Sud America allo sfruttamento della prostituzione utilizzando documenti ottenuti illegalmente. Ieri il procedimento nato da una maxi operazione condotta dai carabinieri del Comando provinciale de L'Aquila, in collaborazione con i Comandi provinciali di Macerata, Ascoli, Perugia, Teramo e Terni, è finito davanti al Gup del Tribunale aquilano che ha rinviato a giudizio tutti gli imputati. I fatti contestati sarebbero avvenuti tra Marche, Abruzzo, Lazio e Umbria nel 2010. Secondo la ricostruzione effettuata dalla Procura abruzzese il sodalizio, composto da quattro impresari artistici e nove gestori di locali notturni, avrebbe impiegato le ragazze in night club per svolgere tournèe di ballo in Italia. In realtà le ragazze sarebbero state impiegate per intrattenere i clienti, prestandosi in diversi casi anche a consumare incontri sessuali sia dentro sia fuori dei locali. Tra gli imputati diversi sono delle Marche (Tolentino, San Ginesio, Appignano, Macerata, Pollenza, Morrovalle, Corridonia, Montecassiano, Civitanova, Recanati, Porto Recanati, San Benedetto, Grottammare, Ancona e Loreto). Tutti respingono gli addebiti contestati. Gli imputati sono difesi, tra gli altri, dagli avvocati Simone Santoro, Mauro Chiariotti, Guglielmo De Luca, Giancarlo Giulianelli, Stefano Migliorelli e Sante Monti.
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