Pronto soccorso nel Maceratese, pochi medici. L’Av3 si affida alle cooperative

Pronto soccorso nel Maceratese, pochi medici. L’Av3 si affida alle cooperative
Pronto soccorso nel Maceratese, pochi medici. L’Av3 si affida alle cooperative
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Mercoledì 12 Ottobre 2022, 02:20

MACERATA -  Approvata, con una determina a contrarre firmata dalla dirigente dell’Area vasta 3 Daniela Corsi, la procedura negoziata per l’affidamento del servizio di assistenza medica per i pronto soccorso degli ospedali di Macerata, Civitanova e Camerino/San Severino. Un appalto da circa duecentomila euro (più Iva) per sei mesi per la copertura di dieci turni mensili da 12 ore a Macerata, altri dieci a Civitanova e cinque a Camerino. Più o meno 108 euro l’ora, più Iva. C’era stato un tentativo andato a vuoto nel giugno scorso, ora la nuova procedura è risultata evidentemente attrattiva e tre imprese hanno risposto.  
 
La lettura delle determina permette - ove qualcuno ne ravvisasse la necessità - di verificare come i tempi della burocrazia e quelli di una qualunque azienda o famiglia non collimino. L’Area vasta 3 dice infatti di aver dovuto far ricorso alla procedura di urgenza pur sapendo che l’Asur regionale dallo scorso maggio sta valutando la questione dei pronto soccorso senza ancora aver trovato la strada di una procedura: dunque Av3 si è mossa da sola sulla base di una progettazione che - come scritto nella determina a firma Corsi - è stata fatta dal direttore facente funzioni del Dipartimento di Urgenza Domenico Sicolo che è anche il direttore del pronto soccorso di Camerino.

Dunque ricorso ad un appalto al fine - come rilevato dal direttore nell’atto in questione «di non interrompere un pubblico servizio quale quello dell’assistenza medica, in ossequio al superiore principio di tutela del diritto alla salute». 

La situazione


Dunque, come nel giugno scorso, e la situazione nei pronto soccorso non è cambiata come ben visibile a Macerata e a Civitanova, la decisione dell’Av3 di esternalizzare il servizio per la grave carenza di personale interno di medici di pronto soccorso e il concreto rischio di non coprire i turni nel breve periodo. La direzione di Area vasta assicura anche che non c’è stata la possibilità di provvedere alle assunzioni del personale medico attraverso le ordinarie procedure di reclutamento. Dunque le coop entreranno in azione nei pronto soccorso. Ultima cosa: tra i requisiti richiesti alle società non c’è il possesso in capo ai medici della relativa specializzazione in medicina di urgenza, solo una esperienza di un anno, anche frazionato, nel settore. Nessun commento - per ora - dall’Ordine dei medici e dai sindacati.

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