MACERATA - Nessuna terza corsia in salita da Villa Potenza a Montanello. Il democrat Narciso Ricotta insorge. Il consigliere del Pd tira fuori dal cassetto il progetto che era stato realizzato dalla precedente amministrazione e all’elenco aggiunge altre opere lasciate in eredità alla giunta Parcaroli. «Numerose quelle pronte con progetto, finanziamenti e in alcuni casi anche lavori già in corso - esordisce -: il centro fiere di Villa Potenza, l’ex Rossini dietro la stazione, la casa del custode ai giardini Diaz, il campo sportivo dei Pini, le piscine, il parco e la piazza nell’area ex Casermette, l’ex mercato coperto di via Armaroli. E, giustamente la giunta Parcaroli, anche se non ha l’eleganza di riconoscere che sono merito di chi c’era prima, le porta a termine in ossequio del principio di continuità amministrativa».
La strada
Su un’opera, però, secondo Ricotta, la maggioranza «si è accanita con la volontà di cancellare il passato: la terza corsia in salita da Villa Potenza a Montanello».
La critica riguarda quindi anche i fondi: «Si sono buttati via i soldi spesi per il progetto di quell’intervento che oramai è divenuto carta straccia e se ne spendono altri per far redigere un nuovo progetto: questo non è mai un bel modo di amministrare». Ricotta allora interviene sulla proposta alternativa proposta dall’attuale giunta: «un viadotto che da Montanello, con un dislivello molto consistente, si dovrebbe congiungere al sottostante ponte Papa Giovanni Paolo II per poi collegarsi alla nuova strada della Val Potenza che dovrebbe confluire sul nuovo casello autostradale di Porto Potenza Picena. Ebbene, sulla famosa nuova Val Potenza c’è nebbia fitta: il bando fatto dalla Provincia per la redazione del progetto è andato deserto e sulle risorse a disposizione ballano i numeri con il Lotto: quindi siamo all’anno zero. Non basta, l’amministrazione provinciale non ha ancora le idee chiare su quale tracciato seguire. Gli stessi cittadini della vallata sono preoccupati dalla mancanza di idee chiare sul da farsi e si sono costituiti in comitati che si riuniranno anche venerdì prossimo per cercare di dare il loro contributo alle scelte che l’attuale politica di centrodestra non ha ancora saputo fare».
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