Macerata, abusi sulle figliolette di 9 e 10 anni, un operaio 47enne finisce sul banco degli imputati

Abusi sulle figliolette di 9 e 10 anni, un operaio 47enne finisce sul banco degli imputati
​Abusi sulle figliolette di 9 e 10 anni, un operaio 47enne finisce sul banco degli imputati
di Benedetta Lombo
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Giovedì 6 Aprile 2023, 07:52 - Ultimo aggiornamento: 15:54

MACERATA - Violenza sessuale aggravata su due figlie di 9 e 10 anni, a giudizio il padre. Ieri mattina il giudice dell’udienza preliminare Giovanni Maria Manzoni ha rinviato a giudizio un operaio di 47 anni originario di un comune dell’entroterra, il processo a suo carico si aprirà il prossimo 10 ottobre. A muovere le accuse contro il padre sono state le due bambine che, dopo tre anni di presunti abusi, avevano deciso di raccontare il calvario prima a dei compagni di scuola e poi alle insegnanti. 

A quel punto la vicenda era stata segnalata all’autorità giudiziaria e a ricostruire i contorni della vicenda fu il pubblico ministero Rita Barbieri.

Da quanto emerso il genitore, approfittando della momentanea assenza della moglie o della nonna delle piccole, avrebbe costretto le figlie a subire e compiere atti sessuali. Il caso era scoppiato ad aprile del 2021 quando un’insegnante della scuola media frequentata dalla più grande aveva raccolto la confidenza della ragazzina: la minore aveva raccontato di plurimi abusi subiti da lei e dalla sorellina da parte del padre. L’insegnante, sconvolta, raccontò tutto al dirigente scolastico che si rivolse a un’assistente sociale. Il passo successivo fu il coinvolgimento dell’autorità giudiziaria. Il pubblico ministero richiese di sentire le minori in modalità protetta con la formula dell’incidente probatorio. Gli episodi raccontati dalle giovanissime riguardavano atti sessuali avvenuti sin da quando una frequentava la quarta elementare e l’altra la terza elementare. Parallelamente la vicenda fu segnalata anche al Tribunale per i minorenni di Ancona, per le minori fu nominata come tutrice l’avvocato Mariagioia Squadroni che nel procedimento a carico del 47enne si è costituita parte civile tramite il collega Paolo Carnevali. L’imputato è difeso dall’avvocato Pietro Antonio Siciliano.

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