Ponte sul Chienti, cantiere delle polemiche: disagi al traffico e al commercio

Ponte sul Chienti, cantiere delle polemiche: disagi al traffico e al commercio
Ponte sul Chienti, cantiere delle polemiche: disagi al traffico e al commercio
di Marco Pagliariccio
4 Minuti di Lettura
Lunedì 11 Luglio 2022, 04:30 - Ultimo aggiornamento: 10 Marzo, 05:12

MACERATA Il ponte delle polemiche. Vanno avanti ormai da un paio di settimane i lavori per la messa in sicurezza del ponte sul Chienti lungo la Statale 78, quello che collega Sforzacosta con Passo del Bidollo, e i disagi sulle due sponde si stanno alzando oltre il livello di guardia. Disagi per gli automobilisti, costretti a giri improbabili per valicare il fiume da una parte all’altra (i due ponti più vicini sono quello di Pollenza scalo e quello di Piediripa), ma anche disagi per residenti e attività commerciali della zona, che hanno visto calare drasticamente il loro giro d’affari insieme ad auto, moto e camion costretti a passare altrove. 

 
I cantieri
Sulla sponda sud, il ristorante pizzeria Il Tarantino è l’attività più prossima al ponte, a poche centinaia di metri dall’inizio del cantiere.

Un locale storico, giunto alla quarta generazione, che dopo aver schivato la pandemia e il caro bollette degli ultimi mesi ora si trova a fare i conti anche con quest’ultima tegola, visto che i lavori dovrebbero andare avanti fino ai primi di agosto.

«Abbiamo fatto due conti con il commercialista e se nel fine settimana resistiamo, nei giorni feriali abbiamo visto scendere la clientela del 70% – fanno sapere dal ristorante della famiglia Ferretti – questa per noi è la stagione di punta dell’anno, lavoriamo tantissimo anche durante la settimana, ma il calo è enorme. Faremo i conti a fine mese poi valuteremo anche l’eventualità di richiedere un risarcimento danni, se ci saranno gli estremi. Di sicuro nessuno ci ha avvisato per tempo della chiusura del ponte, l’abbiamo saputo soltanto attraverso i media. Abbiamo chiamato anche degli assessori comunali ma anche loro ci hanno detto che non sapevano nulla: come è possibile? Ogni tanto andiamo a controllare i lavori, un operaio ci ha detto che loro avrebbero quasi finito: speriamo si possa anticipare la riapertura rispetto alla data ventilata del 5 agosto».

Che mettere in sicurezza la struttura sia necessario non lo mette in dubbio nessuno, ma, come per i cantieri lungo la superstrada (anche quelli di competenza Anas), la contestazione più ricorrente è sulla scelta del periodo di punta della stagione per creare un disagio di questo tipo. Che è avvertito pari pari anche sulla sponda nord, quella di Sforzacosta. «Noi non abbiamo perso clienti, però spesso e volentieri i clienti arrivano in ritardo perché magari non erano informati dei lavori o comunque perdono tempo nel traffico – dice il parrucchiere Federico Mercuri – in tantissimi ci hanno raccontato di essersi trovati davanti al ponte sbarrato senza aver trovato indicazioni chiare lungo la strada in precedenza. Il principale problema è stato per la mancanza di comunicazione». 
I disagi
C’è però anche chi è convinto che bisogna avere pazienza, nonostante il disagio, come fa notare Robertino Beni del bar Dino e Dina. «La domanda è: preferiamo che un’auto rischi di cadere di sotto perché non viene fatta la manutenzione del ponte o che vengano fatti dei lavori per metterlo in sicurezza? – chiede il barista di Sforzacosta – siamo sempre bravi a lamentarci, se non si fa nulla perché non si fa nulla, se si fanno dei lavori perché creano dei disagi. Anche qui stanno venendo meno persone, soprattutto al mattino ho visto un calo importante, girano proprio meno auto. Però che vogliamo fare? Bisogna stringere i denti e ringraziare che stiano facendo questi lavori che sono necessari. Se ripenso alla pandemia, quando sono dovuto stare chiuso per 68 giorni rimettendoci quasi 50 mila euro… questo è nulla».

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