Nuovo polo hi-tech al mercato delle erbe di Macerata: i lavori al rush finale

Nuovo polo hi-tech al mercato delle erbe di Macerata: i lavori al rush finale
Nuovo polo hi-tech al mercato delle erbe di Macerata: i lavori al rush finale
di Lolita Falconi
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Martedì 19 Settembre 2023, 04:00 - Ultimo aggiornamento: 12:43

MACERATA - Lavori al rush finale per il polo museale ad alta tecnologia che ha preso forma all’ex mercato delle erbe di via Armaroli. Nei giorni scorsi si è svolto il sopralluogo nella struttura con il sindaco Sandro Parcaroli, l’assessore Katiuscia Cassetta, l’ufficio cultura ed Europa e i referenti delle quattro università marchigiane impegnate nel restyling e nella realizzazione del progetto. «Stanno lavorando molto bene - spiega Cassetta - ma prima di svelare la trasformazione avvenuta manca ancora qualche ritocco. Il percorso è quasi completato, la tecnologia è pronta».

 

 


Il video


Le porte dell’ex mercato delle erbe potranno aprirsi per un sopralluogo rivolto anche ai non addetti ai lavori già a metà ottobre: «Dovremmo produrre un video per quella data - prosegue l’assessore - da inviare a Bruxelles per un evento per cui siamo stati scelti come percorso migliore.

La commissaria europea in visita lo scorso anno rimase piacevolmente colpita dal lavoro; le avevamo mandato il rendering del progetto e ora le invieremo il video con il percorso realizzato. L’idea è di aprire le porte alla stampa e ai consiglieri in concomitanza di quella occasione, così da poter mostrare quanto realizzato». L’ex mercato delle erbe è diventato quindi sede di un polo di ricerca delle nuove tecnologie al servizio dell’arte e della cultura: sale immersive, realtà aumentata, realtà virtuale, video mapping tutta una serie di nuove tecnologie al servizio di un’offerta culturale sempre più diversificata. Non solo ricerca, ma gli spazi ristrutturati del manufatto di via Armaroli serviranno a studiare i flussi dei visitatori e l’utilizzo che faranno di queste nuove tecnologie che saranno implementate in questi spazi. Alta formazione tecnologica e specialistica che si sposerà con un nuovo museo/mostra con approccio esperienziale nel contenitore che si trova alle porte del centro storico oramai pronto per ospitare questo progetto su cui da tempo stanno lavorando amministrazione comunale, atenei delle Marche e soggetti privati. Una struttura che non sarà fruibile solo per gli studi universitari, ma anche dai maceratesi e dai visitatori. «Questo per comprendere che percorsi faranno, quanto tempo si fermano in una zona rispetto che in un’altra del territorio, utilizzando le competenze delle università e le tecnologie di queste cinque aziende che operano nelle nostre zone. Connubio tra ricerca ed applicazione». 


I partner


A questa iniziativa, oltre al Comune proprietario del manufatto restaurato, partecipano cinque aziende private, Rainbow di Iginio Straffi che fa da capofila, poi la Grottini Lab, le Marche, Marche Ingegno e Sarc ed anche le quattro università delle Marche con l’Università di Macerata a tirare le fila grazie al lavoro che in questo ambito svolge il professor Roberto Perna, docente specializzato in archeologia classica. «Sui tempi - aggiunge Cassetta - l’obiettivo è di aprire al pubblico per la fine dell’anno». Una ipotetica inaugurazione in vista delle festività natalizie potrebbe godere anche dei flussi turistici legati alla vicinanza di Palazzo Buonaccorsi. «Deve essere un luogo vivo e frequentato: sicuramente sarà un hub innovativo per la città che si mette al passo coi tempi, con i più grandi musei e contenitori culturali del mondo dove queste tecnologie e questo modo di fruire l’arte è già attuale. Uno spazio sarà destinato all’area gaming per gli appassionati di videogiochi adattato alla ricerca ed alla valorizzazione del patrimonio artistico».

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