MACERATA - Sfondata quota mille firme per la petizione online “No pista da sci a Macerata” lanciata sul noto portale Change.org dal consigliere comunale del Movimento 5 Stelle, Roberto Cherubini. Una raccolta firme sul web per manifestare il dissenso in merito alla proposta di realizzare una pista sintetica per lo sci a Macerata, nella zona di Fontescodella.
L’amministrazione ha affidato un incarico da 1.800 euro alla ditta Neveplast di Bergamo per la progettazione preliminare della nuova pista in sintetico per l’avviamento agli sport alpini (sci alpino e snowboard) a Macerata.
«La realizzazione di una pista sintetica in una città di piccole dimensioni come la nostra oltre che ridicola presenta anche problemi economici ed ambientali importanti - si legge nella raccolta firme -. Una pista sintetica devasta il suolo sottostante, gli impianti di risalita richiedono costi per il personale e di manutenzione altissimi, una scelta del genere richiede un investimento alto a fronte di un uso che sarà solo per i più abbienti». Dal canto suo Cherubini sottolinea: «Abbiamo ricevuto una risposta incredibile dei maceratesi ad una petizione contro la pista di plastica per lo sci, che in pochi giorni ha raccolto più di mille firme. Nei prossimi giorni consegneremo le firme al sindaco ed all’ assessore competente sperando che questo scempio sia fermato. Precisiamo che, a differenza di quanto affermato da alcuni consiglieri comunali, la proposta fu del Partito democratico e non arrivò al voto del Consiglio perché ritirata dal presentatore prima del voto. Una condivisione trasversale preoccupante per chi come noi reputa oggi fondamentale la cura del territorio e la battaglia contro il consumo del suolo».
Sono diversi i cittadini che non riescono a spiegarsi «come mai l’amministrazione voglia investire soldi pubblici in un progetto di cui, al momento, la città non avrebbe bisogno. Le priorità sono altre». Nei commenti riportati dal portale Change.org alcuni maceratesi sottolineano: «Si tratta di un’opera che ha un elevato impatto ambientale: basta con la plastica e con la distruzione della natura e del paesaggio».