Sferisterio, per la prima di Tosca si accende l'Arena: una grande sfilata di big a Macerata

Sferisterio, per la prima di Tosca si accende lo Sferisterio: la sfilata dei big
Sferisterio, per la prima di Tosca si accende lo Sferisterio: la sfilata dei big
di Giulia Sancricca
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Sabato 23 Luglio 2022, 01:20 - Ultimo aggiornamento: 10 Marzo, 06:03

MACERATA - L’Opera e il cinema, si sono amalgamati tra le note di Giacomo Puccini, sul palco dello Sferisterio, per il debutto della Tosca nella nuova produzione con la regia di Valentina Carrasco, le scene di Samal Blak, i costumi di Silvia Aymonino e le luci di Peter van Praet. Una prima che non ha deluso le aspettative del pubblico - ieri sera quello delle grandi occasioni - che ha fatto registrare all’arena il tutto esaurito. Grande assente il direttore Paolo Pinamonti, da ieri in isolamento per aver avuto un contatto con una persona positiva al Covid. Sul podio dell’Orchestra Filarmonica Marchigiana, il nuovo direttore musicale del festival Donato Renzetti.

Il coro, invece, è stato il Lirico Marchigiano “Vincenzo Bellini” guidato da Martino Faggiani con i Pueri Cantores “Zamberletti” diretti da Gianluca Paolucci.

Domani la seconda recita, in replica anche nel weekend successivo venerdì 29 e domenica 31 luglio. L’emozione del debutto ha iniziato a farsi sentire già in occasione degli Aperitivi culturali, come ha confidato l’assessore alla Cultura, Katiuscia Cassetta. «Abbiamo visto una grande attesa per questa lettura più contemporanea della Tosca perchè, come ha detto Renzetti, è giusto che ci sia il collegamento tra Opera e contemporaneità. Il legame con il cinema torna spesso in questa edizione del Macerata Opera Festival ed è stato voluto proprio dal direttore Paolo Pinamonti. Un segnale che arriva anche ai giovani, a cui viene dato spazio sul palco e fuori. C’è una bella atmosfera in città e la percepiscono pure gli artisti: l’Accademia di Santa Cecilia ci ha detto di aver sentito un pubblico molto caloroso».

Lo stile dei big presenti alla prima

Smoking spezzato, elegantissimo come pure tutti gli ospiti illustri, il sindaco di Macerata, presidente della Provincia e dell’associazione Arena Sferisterio, Sandro Parcaroli, circondato da rappresentati istituzionali e dagli sponsor che hanno sostenuto la 58esima edizione del festival. «Sta andando tutto molto bene - le parole di Parcaroli - . Il maestro Chung ha detto che vuole assolutamente tornare allo Sferisterio perché non ha mai avuto una acustica del genere. Dobbiamo essere orgogliosi di avere tesori come questa arena». Non è mancata la presenza del governatore Francesco Acquaroli: “Un momento importante e prestigioso - ha detto - per una cultura già ad altissimi livelli per la quale lavoriamo per rilanciarla”. Dopo la presenza dello scorso anno, è tornato il senatore della Lega Alberto Bagnai, mentre è sfumata l’ipotesi dell’arrivo del coordinatore Antonio Tajani.

Chi c'era allo Sferisterio

Tra gli altri, presenti il commissario straordinario alla ricostruzione Giovanni Legnini, l’europarlamentare Camilla Laureti, il critico musicale Dario Salvatori, il giornalista televisivo Paolo Notari. Diversi gli stranieri tra il pubblico ma anche tra i passanti che, trovandosi davanti allo Sferisterio, erano incuriositi dalla folla in attesa. Altri appuntamenti in programma per stasera. Alle 21, al teatro Lauro Rossi, uno degli appuntamenti più ricercati della programmazione: la proiezione del film Rapsodia satanica del 1917 con l’esecuzione in contemporanea dal vivo della colonna sonora scritta da Pietro Mascagni, affidata alla Form diretta da Marcello Panni. A seguire, alle 22.30, il concerto della Salvadei Brass, in piazza della Libertà, aperto a tutta la città, con pagine ispirate al tema del festival, dalla Carmendi Georges Bizet ai Pagliacci di Ruggero Leoncavallo, da West Side Story di Leonard Bernstein fino alle colonne sonore di Nuovo Cinema Paradiso di Ennio Morricone e di Star Wars di John Williams.

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