MACERATA - Computer, iPad e telefonini sotto la lente degli inquirenti. Si scava nelle chiamate, nei messaggi vocali e non, inviati e ricevuti, i siti visitati, tutto ciò che è ancora nei supporti informatici o che è stato eventualmente cancellato. Ieri mattina il sostituto procuratore Vincenzo Carusi ha affidato all’analista forense ed esperto in tecniche investigative avanzate, Luca Russo, l’incarico di esaminare computer e telefonini di Arianna Orazi, Enea Simonetti ed Enrico Orazi, figlia, nipote e marito di Rosina Carsetti, la 78enne uccisa la sera della vigilia di Natale nella sua villetta di via Pertini a Montecassiano.
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I familiari sono tutti indagati per concorso in omicidio aggravato, simulazione di reato, favoreggiamento e, solo la figlia e il nipote della vittima, anche per maltrattamenti aggravati.
Tutto questo in 60 giorni a partire da ieri pomeriggio quando Luca Russo ha iniziato l’attività a cui partecipa anche il consulente di parte nominato dalla difesa, l’esperto informatico Henry Coppari. I legali Netti, Romagnoli e Morena hanno anche deciso di cambiare medico legale, ieri è stato affidato l’incarico alla dottoressa Francesca Tombesi che subentra al collega Claudio Cacaci nominato dai precedenti avvocati e per i quali aveva partecipato all’autopsia eseguita dal medico legale Roberto Scendoni. «Contatterà il Ctu per il passaggio di consegne – ha spiegato il legale Netti – e ci assisterà in tutte le fasi successive dell’indagine. La dottoressa ha una rilevante esperienza in esami autoptici, già ci siamo confrontati a lungo durante queste feste, abbiamo una serie di temi di indagine che dobbiamo portare avanti a partire dall’acquisizione dell’accesso, la sera del 24 dicembre, dei medici rianimatori che hanno tentato di rianimare per molto tempo la signora. Vogliamo capire cosa hanno refertato».
Questa mattina per la terza volta i carabinieri della Sezione investigazioni scientifiche di Ancona e del Nucleo investigativo del comando provinciale di Macerata effettueranno un sopralluogo nella villetta di via Pertini, 31 teatro dell’omicidio, per continuare nell’attività di acquisizione di reperti o elementi utili all’indagine. Giovedì, invece, è fissato l’interrogatorio di Arianna Orazi, del figlio Enea e del padre Enrico.
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