Silipo, il nuovo questore di Macerata: ha catturato un esponente della Banda della Magliana

Silipo, il nuovo questore di Macerata: ha catturato un esponente della Banda della Magliana
Silipo, il nuovo questore di Macerata: ​ha catturato un esponente della Banda della Magliana
di Benedetta Lombo
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Mercoledì 17 Maggio 2023, 03:55 - Ultimo aggiornamento: 15:12

MACERATA  - «Io assicuro il mio massimo impegno e la mia massima dedizione alla città e alla provincia. La polizia non è un lavoro, è uno stile di vita, un modo di essere. Un poliziotto vive tante vite, lavorando su un latitante vive quella del latitante, lavorando sulla vittima dell’usura vive la sua vita, lavorando su omicidi vive la vita sia della vittima sia del suo assassino. Risolvere il problema di un cittadino che si rivolge alla polizia significa consentirgli di cambiare vita». Ha esordito così ieri il nuovo questore di Macerata, Luigi Silipo, super esperto di ‘ndrangheta, nella sua presentazione ai maceratesi. 

 

Cinquantacinque anni, romano di origine, «nelle Marche – ha ricordato - ci ho passato la mia infanzia e la mia gioventù, d’estate con la mia famiglia venivamo a Sant’Elpidio a Mare nei bei tempi quando le vacanze estive duravano tre mesi.

Per me le Marche sono un secondo ritorno a casa».

Il primo è stato nel 2015 quando dopo 19 anni di servizio a Reggio Calabria e tre anni a Torino è tornato a Roma a dirigere la Squadra Mobile. Il neo questore, che proprio a Macerata inizia la sua esperienza a capo di una questura, arriva in provincia con un curriculum da professionista nella lotta alla criminalità. «Per me ora inizia una nuova vita – ha aggiunto –. Vorrei essere il questore della gente, ho avuto grandissimi esempi a Reggio Calabria, a Torino e a Roma e i colleghi che mi hanno preceduto a Macerata. Il questore Trombadore ha lasciato un’ottima organizzazione, è una persona in gamba e molto gentile. Problematiche ce ne sono, le Marche sono una terra di lavoratori e brave persone. Il prefetto ha convocato un comitato per farmi conoscere i colleghi e illustrare le criticità di Macerata, del litorale e della provincia. Quello che chiedo ai cittadini è la massima collaborazione. C’è poi il problema dello spaccio che affronteremo, quello dei furti, ma se c’è un reato odioso che rovina la vita delle persone è l’usura. Mi preme dirlo perché in genere è tra i problemi che possono esserci in terre laboriose come questa. Non bisogna aver paura di denunciare. Coloro che approfittano dei più deboli, come anche nel caso dei reati di genere, sono persone vigliacche che però quando trovano persone più forti di loro si ritraggono, per questo è importante denunciare». 

Fondamentale il concetto di squadra: «Per me non esistono individualismi – ha concluso Silipo –, per me esiste la squadra, una squadra unita supera tutte le difficoltà. Ed è una squadra che ricomprende tutta la popolazione, ognuno con le sue competenze. La cosa importante è che la comunità ci veda come punto di riferimento per qualsiasi tipo di problematica e di aiuto. Io ho una grande squadra sia di colleghi esperti in questura sia una grande squadra nei colleghi carabinieri, della Finanza e della polizia locale sotto la guida del nostro prefetto. Ho incontrato il presidente del Tribunale, il procuratore della Repubblica, ho ritrovato un pm che era a Reggio Calabria quando io dirigevo la Sezione criminalità organizzata. Ho trovato realmente un ambiente istituzionale sereno e collaborativo - ha sottolineato ancora il nuovo questore di Macerata -, è un motivo in più per essere felice di essere qui».

Tra i fiori all'occhiello della sua carriera anche la cattura latitanti, tra i quali l'arresto in Spagna di Fausto Pellegrinetti, esponente della Banda della Magliana irreperibile da 20 anni e, sempre in Spagna, di Gallace Antonio appartenente alla omonima famiglia di 'ndrangheta, mentre, a Roma, in zona residenziale vengono arrestati i latitanti Strangio Antonio e Strangio Giuseppe appartenenti all'omonima famiglia coinvolta nella c.d. strage di Duisburg.

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