Associazioni, debiti con il Comune per 275mila euro. Per ripianare il disavanzo dovranno fare lavori socialmente utili

A destra il sindaco Sandro Parcaroli con l'assessore Andrea Marchiori
A destra il sindaco Sandro Parcaroli con l'assessore Andrea Marchiori
di Lolita Falconi
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Giovedì 16 Dicembre 2021, 07:20

MACERATA - Oltre 80 associazioni assegnatarie di locali e immobili in debito con il Comune, trovato il modo di definire la questione: pagheranno in prestazioni. La Giunta ha approvato infatti la delibera di definizione dei rapporti pendenti con le associazioni assegnatarie di locali e immobili comunali riferiti agli anni che vanno dal 2013 al 2018; negli anni precedenti infatti non erano mai state riscosse le somme dovute arrivando a complessivi di 275mila euro da dover percepire.

 
L’atto
«All’atto del nostro insediamento abbiamo trovato un cassetto ricolmo di contenziosi ma, tra i tanti, il più sgradito è stato senz’altro quello con le associazioni cittadine che occupavano, in comodato gratuito, locali del Comune – ha detto l’assessore al Patrimonio Andrea Marchiori -; ben 86 associazioni con un debito accertato di 275mila euro per mancati rimborsi delle utenze, risalenti addirittura alle annualità 2013-2018. Per affrontare tale situazione così delicata, anche in considerazione del fatto che quasi tutti i rappresentanti delle associazioni riferivano di aver avuto assicurazioni dalla precedente Giunta che la questione era stata “sistemata”, ci siamo dati il metodo del dialogo e del confronto costruttivo con le stesse associazioni. Abbiamo pertanto convocato i rappresentanti del coordinamento Alfa e con loro abbiamo stabilito le linee guida da seguire». 


L’impegno
Ha aggiunto l’assessore con delega ai rapporti con le associazioni Marco Caldarelli: «Aver definito un contenzioso così ampio e complesso risulta oggi motivo di soddisfazione». È stato promosso il ricorso a strumenti e modalità di estinzione diversi dal pagamento, in base alla datio in solutum, che consente al debitore di liberarsi dal pagamento eseguendo una prestazione diversa da quella dovuta.

Gli enti territoriali possono infatti individuare lo svolgimento di attività socialmente utili da compensare con la riduzione e l’estinzione di crediti extratributari disponibili.

Tali crediti extratributari, aventi natura patrimoniale, non sono iscritti nelle entrate del bilancio dell’Ente e dunque la riscossione diversa dalla prestazione in denaro non comporta la cancellazione dei residui attivi e quindi non incide in modo negativo sul bilancio stesso. 


Le modalità
Sono state individuate quindi le seguenti modalità - secondo i criteri di valorizzazione dei lavori e dei progetti e in base al principio della solidarietà - per modulare la proposta alternativa al pagamento delle somme dovute dalle associazioni: riconoscimento dell’entità dei lavori eseguiti sugli immobili comunali assegnati alle associazioni a titolo di compensazione totale o parziale con le somme dovute al comune; compensazione parziale del credito mediante realizzazione di iniziative, progetti o eventi organizzati dalle associazioni a beneficio della collettività e utilizzazione di eventuali eccedenze scaturite dalla valorizzazione dei singoli progetti presentati rispetto alla specifica posizione debitoria per la compensazione di altrettante posizioni di associazioni differenti in un’ottica di “recupero sociale” sia del valore delle iniziative ammesse, sia della massima partecipazione dei cittadini e delle loro forme di aggregazione alla vita della città.

Inoltre, dato il protrarsi della situazione di emergenza sanitaria è concessa sia la rateizzazione del pagamento delle somme dovute per tre anni (2022-2023-2024) sia l’organizzazione degli eventi proposti nello stesso triennio.

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