Nodo-rifiuti, c’è la proroga: andranno a Cingoli per altre due settimane

Nodo-rifiuti, c’è la proroga: andranno a Cingoli per altre due settimane
Nodo-rifiuti, c’è la proroga: andranno a Cingoli per altre due settimane
di Giulia Sancricca
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Martedì 26 Luglio 2022, 06:10

MACERATA  - Rifiuti indifferenziati nella discarica di Fosso Mabiglia a Cingoli. La Provincia di Macerata ha prorogato, fino al 6 agosto, l’ordinanza urgente che consente di abbancare provvisoriamente 500 tonnellate settimanali di rifiuti a Cingoli. Servirà ancora qualche giorno al Cosmari, infatti, per completare l’impianto temporaneo per il trattamento meccanico – biologico (Tmb) dei rifiuti indifferenziati (quelli contenuti nel sacchetto giallo) in sostituzione dell’impianto andato distrutto a seguito dell’incendio del 15 aprile scorso. 

 
Il servizio
Per non creare una interruzione nel servizio di smaltimento dei rifiuti, la Provincia si è quindi attivata per prorogare l’ordinanza che consente di abbancare provvisoriamente 500 tonnellate settimanali nella discarica di Fosso Mabiglia, a Cingoli.

Altre 300 tonnellate, invece, continueranno a essere indirizzate all’impianto di Corinaldo che ha confermato la possibilità di poter trattare i rifiuti maceratesi per ulteriori due settimane. 


La proroga
«Si tratta di una proroga temporanea per permettere al Cosmari di ultimare i lavori al suo impianto – spiega il presidente della Provincia, Sandro Parcaroli dopo aver firmato l’ordinanza - . Grazie all’impegno dei Comuni di Cingoli e Corinaldo che hanno accettato di abbancare ancora per qualche giorno i rifiuti, riusciremo a dare continuità al servizio di raccolta. Poi non appena l’impianto Tmb sarà terminato, il Cosmari provvederà a trattare i rifiuti al suo interno, come avveniva fino a quando l’incendio del 15 aprile scorso non ha distrutto parte del vecchio macchinario».


L’installazione
Subito dopo l’incendio, infatti, il Cosmari ha avuto il via libera dalla Provincia per l’installazione di un impianto provvisorio che prevede, però, dei lavori piuttosto lunghi. Per non interrompere il servizio di raccolta, quindi, ad aprile si era reso necessario sottoscrivere due accordi interprovinciali per lo smaltimento di 800 tonnellate di rifiuti settimanali: di questi, 300 venivano indirizzati all’impianto di Corinaldo e 500 in quello di Fermo. Tali accordi, però, sono scaduti il 30 giugno scorso. È per questo che si è resa necessaria una prima ordinanza della Provincia per prevedere l’abbancamento, fino al 22 luglio scorso, di 500 tonnellate settimanali nella discarica di Cingoli e altre 300 tonnellate a Corinaldo. Modus operandi che proseguirà fino a che l’impianto provvisorio non sarà pronto. 


L’impianto
«Sta per essere ultimato - spiega il direttore del Cosmari, Giuseppe Giampaoli - . Credo che giovedì sarà consegnato e dal primo agosto sarà messo a regime. È un impianto dove sarà lavorata una parte dei rifiuti indifferenziati, circa 400 tonnellate, mentre altre 300 andranno a Corinaldo e 200 a Fermo. Poi - annuncia - contiamo di aumentare la nostra produzione fino ad essere quasi autonomi nel giro di qualche settimana, ma è presto per dirlo, poiché dipende da una serie di fattori. Non dico che riusciremo a smaltire tutti i rifiuti settimanali della provincia, perchè parliamo di circa 900 tonnellate a settimana, ma almeno ad arrivare a 600 o 700 tonnellate».

Per quanto riguarda l’impianto provvisorio, Giampaoli spiega che sarà ospitato «nella nuova struttura dove abbiamo trattato le macerie del sisma. Il capannone è nuovo - dice - , abbiamo ottenuto le dovute autorizzazioni e abbiamo installato l’impianto di trattamento delle arie e delle acque». Ci vorranno ancora mesi, invece, per riprendere il funzionamento dell’impianto distrutto dall’incendio. «Abbiamo bisogno di tempo - spiega Giampaoli - perché ci sono diverse lungaggini per quanto riguarda le perizie: ci vorranno alcuni mesi, stiamo facendo la valutazione dei danni. La soluzione trovata con la Provincia, però, è ottimale: abbiamo superato il periodo di emergenza. La collaborazione con le altre provincie è stata importante, ma non sono comunque mancate difficoltà nello smaltimento. Fermo aveva problemi con le quantità, a Cingoli potevamo solo appoggiare i rifiuti. Con l’impianto provvisorio questo non succederà.

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