Quasi 35 milioni di fondi per il restyling di otto edifici. Il commissario Legnini: «È l’ora del fare»

Quasi 35 milioni di fondi per il restyling di otto edifici. Il commissario Legnini: «È l’ora del fare»
Quasi 35 milioni di fondi per il restyling di otto edifici. Il commissario Legnini: «È l’ora del fare»
di Mauro Giustozzi
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Martedì 14 Settembre 2021, 08:30

MACERATA  - Ricostruzione, le risorse ora ci sono la sfida è l’attuazione concreta dei progetti che interessano gli edifici da recuperare. Il Commissario alla ricostruzione, Giovanni Legnini, guarda avanti e sollecita i soggetti attuatori degli interventi, Università e Provincia di Macerata, a fare responsabilmente la loro parte per far sì che i quasi 35 milioni di euro stanziati per otto edifici di ateneo e amministrazione provinciale siano spesi bene e rapidamente per far tornare agibili questi manufatti danneggiati dal sisma del 2016.

 


Le due ordinanze speciali firmate dal Commissario alla ricostruzione Giovanni Legnini destinano a Unimc e alla Prefettura di Macerata rispettivamente 14 milioni e 19,6 milioni di euro. All’incontro hanno partecipato, oltre a Legnini, il sub commissario Gianluca Loffredo, il rettore di Unimc Francesco Adornato col direttore generale Mauro Giustozzi, il prefetto Flavio Ferdani, il presidente della Provincia Antonio Pettinari, l’assessore regionale alla ricostruzione Guido Castelli e il sindaco di Macerata, Sandro Parcaroli. 


«Abbiamo di fronte la sfida dell’attuazione delle due ordinanze di agosto – ha detto il Commissario Giovanni Legnini- ed è questo il momento più delicato e decisivo. Perché le ordinanze hanno stabilito l’erogazione delle risorse necessarie per recuperare immobili di grande importanza storica e strategica per la città e l’intero territorio ma ora la sfida è quella di attuare questi progetti e ciascuno deve fare la propria parte. Da parte nostra, con le due ordinanze speciali, abbiamo messo in campo da un lato un soccorso agli enti attuatori attraverso un regime derogatorio e regolatorio che velocizza l’affidamento di incarichi di progettazione ed anche un supporto tecnico professionale per superare la carenza degli organici attraverso una task force di professionisti che sono a disposizione dei soggetti attuatori. Ora però bisogna essere bravi e capaci nel praticare le deroghe assumendosene le responsabilità». 


Università di Macerata e Provincia avranno un ruolo di grande responsabilità essendo i soggetti attuatori dei progetti che riguarderanno il recupero di tanti immobili storici del capoluogo lesionati dal sisma.

Un Legnini che ha poi voluto anche sottolineare come per quanto riguarda «il fabbisogno necessario gli altri interventi ricostruttivi post sisma per quanto concerne la città di Macerata ci saranno, mentre le prossime ordinanze speciali del cratere prenderanno in considerazione tutte le scuole e tutte le caserme a cui saranno destinato i fondi per la ricostruzione». Un messaggio, quello di Legnini sugli ulteriori interventi da realizzare nel capoluogo, subito intercettato dal sindaco di Macerata, Parcaroli, il quale ha ribadito come «il Comune sta dimostrando grande collaborazione con Università, Provincia e Diocesi perché Macerata si prepara a diventare un cantiere aperto che restituirà alla città tanti di quei luoghi simbolo feriti dal terremoto». Sono 19,6 i milioni desinati al recupero del Palazzo del Governo per un lavoro imponente ed una cifra che adesso il presidente della Provincia, proprietaria dell’immobile, ritiene adeguato ai lavori da effettuare. 


«Essere arrivati a questo punto è motivo di orgoglio e di un percorso fatto nel corso degli anni – ha detto Antonio Pettinari - sin dal 2019 quando l’ingegner Spuri, responsabile dell’Usr, propose i primi 6 milioni per il recupero dell’immobile. Un cambio di passo è arrivato poi col Commissario Legnini che con l’ordinanza 110 del 2020 mise il turbo ai procedimenti autorizzativi e di affidamento degli incarichi ed arrivò anche un aumento del finanziamento a 12 milioni e 700 mila euro. Ancora insufficienti però per un recupero di un edificio di questa portata. Fino all’ultimo finanziamento di poco meno di 20 milioni di euro congruo alle opere da svolgere». 


Entusiasta anche il rettore di Unimc, Francesco Adornato. «La portata di tutti questi lavori che riguardano il nostro ateneo e la Provincia – ha sottolineato - portano al recupero di un percorso storico che regala un nuovo rinascimento all’intera città. Questa è una giornata da sottolineare, straordinaria, significativa e simbolica. Qui tutte le istituzioni, nazionali, regionali, del territorio si sono unite per un bene comune che è restituire questi luoghi, questi edifici storici così importanti, all’intera comunità». 

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