La marijuana smistata in tutta Europa: presi 55 pusher, un arresto anche a Macerata

La marijuana smistata in tutta Europa: presi 55 pusher, un arresto anche a Macerata
La marijuana smistata in tutta Europa: presi 55 pusher, un arresto anche a Macerata
di Benedetta Lombo
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Mercoledì 10 Marzo 2021, 05:45

MACERATA  - «Come avete fatto a trovarmi?». Incredulo e ancora assonnato, lo ha chiesto ieri mattina all’alba Paulo Gjoka ai carabinieri poco prima che lo arrestassero. Il 26enne albanese è uno delle 55 persone arrestate dai carabinieri su ordine del Gip di Roma, Nicolò Marino, all’esito dell’indagine “Tibus” coordinata dalla Dda della capitale su un maxi traffico di marijuana che dall’Albania arrivava a Roma per poi essere smistata in tutta Italia e all’estero attraverso decine di richiedenti protezione internazionale come corrieri. 

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I 55 destinatari della misura carceraria infatti sono 52 uomini e tre donne, di cui 27 albanesi, 23 nigeriani, 4 italiani e un gambiano.

Per gli inquirenti sarebbero coinvolte tre distinte associazioni, una albanese e due nigeriane, in 27 farebbero parte dell’associazione albanese che importava ingenti quantitativi direttamente da Valona (Albania) per poi smistarli grazie all’alleanza con i criminali di matrice nigeriana, in ambito nazionale ed europeo. La droga sbarcava sulle coste pugliesi e da lì, tramite staffette, arrivava nella capitale in confezioni sottovuoto imballate con colori diversi a seconda del quantitativo che non era inferiore a un chilo e da lì venivano dirottate nelle varie piazze di spaccio. Le due associazioni nigeriane (composta da tre e otto uomini, gli altri 17 indagati rispondono invece di plurime cessioni) reperivano la marijuana albanese e la trasportavano e commercializzavano.

Il sistema era collaudato: il referente nigeriano che si trovava in altre città d’Italia inviava al paritetico presente a Roma un “corriere”, quasi sempre molto giovane, incensurato e reclutato direttamente nei Centri di prima accoglienza dal momento che quasi tutti i corrieri risultavano da lì in transito e con lo status di “rifugiato politico”. Il referente nella capitale, dunque, acquistava la droga dagli albanesi occupandosi spesso di organizzare il viaggio di ritorno del corriere. Alcune volte quando la droga da trasportare era tanta, forniva anche un autista che accompagnava il “cavallo” per lo più proprio presso l’autostazione “Tibus” di Roma (di qui il nome dell’operazione).

Per spostarsi infatti i corrieri usavano soprattutto autobus e treni nascondendo la marijuana tra i propri effetti personali e i capi di vestiario, all’interno di zaini, borsoni o trolley. Venivano utilizzate persone per lo più molto giovani e incensurate quali materiali fornitori della sostanza a cui veniva riconosciuta una percentuale solitamente pari a 50 euro per ogni chilo venduto. Da aprile 2018 ad aprile 2019 l’indagine dei carabinieri del Nucleo operativo della Compagnia Roma Parioli ha permesso di arrestare 83 persone, sequestrare 481,582 kg di marjuana e 10 kg di hashish e sottoporre a sequestro preventivo poco meno di 70.000 euro. La sostanza sequestrata al dettaglio avrebbe fruttato circa 2,5 milioni di euro.


A Gjoka, in Italia senza fissa dimora, viene contestato l’essere partecipe dell’associazione criminale, con il compito di rifornire al dettaglio gli acquirenti fissi di nazionalità nigeriana nonché di incassare e recuperare le somme di denaro, ove necessario anche attraverso l’uso della violenza e della minaccia, grazie alla forza intimidatrice derivante dall’appartenenza ad un sodalizio criminale.


Sottoposto all’obbligo di presentazione ai carabinieri di Palestrina tutti i giorni, da almeno due settimane si era rifugiato dalla fidanzata che vive a Macerata nella zona di via Roma. I militari del comando provinciale guidato dal colonnello Nicola Candido nelle scorse settimane su input dei colleghi romani avevano avviato mirate ricerche e da 15 giorni i carabinieri del Norm agli ordini del tenente Massimiliano D’Antonio avevano localizzato il 26enne albanese e lo avevano tenuto d’occhio. Ieri mattina all’alba il blitz e l’arresto.

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