MACERATA - Minacce di morte e aggressioni nei confronti della ex compagna. L’incubo è stato vissuto da una donna la cui vita era già stata segnata in passato da un lutto tremendo, la perdita della madre vittima di femminicidio. La vicenda è stata rievocata in parte ieri mattina in Tribunale da tre testimoni dell’accusa sentiti dal giudice Barbara Cortegiano e dal pubblico ministero Sabina Antognozzi. Imputato, con l’accusa di maltrattamenti in famiglia, è un uomo che risiede in provincia e che, per l’accusa, nell’estate del 2018 avrebbe minacciato di morte la ex compagna e in due occasioni l’avrebbe aggredita fisicamente.
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Una di queste aggressioni sarebbe avvenuta in casa e quella volta era presente anche la nonna della vittima, la seconda invece in strada, poco distante da casa.
In aula poi è stata sentita la criminologa Margherita Carlini. La professionista seguiva la donna da tempo, da quando diversi anni fa la madre fu vittima di femminicidio (l’omicidio avvenne nelle Marche), poi durante questo percorso di sostegno era emerso che lei stessa era vittima di maltrattamenti da parte dell’ex compagno. Un giorno, la criminologa fu testimone di una serie di minacce: l’imputato chiamò la ex, lei rispose inserendo il vivavoce e la professionista sentì le minacce di morte pronunciate dall’uomo. A quel punto la professionista accompagnò la donna dai carabinieri. Sentiti i testimoni della procura l’udienza è stata rinviata al prossimo gennaio. L’imputato è difeso dall’avvocato Massimiliano Cofanelli, la ex è parte civile con l’avvocato Roberta Montenovo.