Frane e smottamenti nel Maceratese, i danni su 35 strade provinciali. A Treia un tratto di carreggiata crollato per 100 metri

Frane e smottamenti, i danni su 35 strade provinciali. A Treia un tratto di carreggiata crollato per 100 metri
Frane e smottamenti, i danni su 35 strade provinciali. A Treia un tratto di carreggiata crollato per 100 metri
di Giulia Sancricca
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Venerdì 19 Maggio 2023, 03:05 - Ultimo aggiornamento: 19:03

MACERATA -  Tregua dal maltempo, ma ora inizia la conta dei danni. E non sono pochi, soprattutto alla viabilità. Lo testimoniano gli interventi della Provincia che, rispetto alla giornata di mercoledì in cui la pioggia continuava a battere incessantemente, ieri ha riscontrato una situazione peggiore nonostante la fine delle precipitazioni. Ben 35 le strade provinciali coinvolte da frane e smottamenti. Chiusa la Sp 55 Gualdo-Santa Croce interessata da una frana piuttosto importante e la Sp 88 Passo Morico-Pintura del Grillo a San Ginesio. Provincia al lavoro per riaprire, a senso unico alternato, entro la serata di ieri, la Sp 56 Gualdo Sant’Angelo in Pontano. 



«Anche per tutta la giornata di oggi (ieri, ndr) i tecnici dell’ufficio Viabilità della Provincia sono andati a verificare personalmente lo stato delle strade dopo le abbondanti piogge cadute nelle ultime ore – spiega il presidente Sandro Parcaroli – e la situazione in alcune zone, come a Gualdo, si è aggravata tanto da dover chiudere la strada.

Sono in contatto con i sindaci per monitorare insieme l’evolversi della situazione e per essere pronti a intervenire per tamponare le situazioni più critiche». Frane sono state registrate su tre strade provinciali. Smottamenti si sono avuti su 20 strade provinciali.

Gli allagamenti

Lungo la Sp 12 Bivio Rotelli-Gioacchino Murat il fosso è chiuso per allagamenti. La Cervidone è interessata da una spaccatura sulla sede stradale, così come la Monte San Martino-Amandola. Un allagamento è stato registrato sulla Piane di Chienti. Diversi i problemi anche a Petriolo, il sindaco Matteo Santinelli spiega che «il Comune sta facendo una cernita dei danni: il fiume Fiastra ha superato abbondantemente il livello di guardia, ha eroso in modo strutturale un argine e sta arrivando sulla sede stradale, chiederemo aiuto alla Regione perché i danni sono ingenti. Diverse le voragini aperte, smottamenti, per non parlare di alberi caduti».

La richiesta

Alla richiesta dello stato di emergenza fatta dal presidente della Provincia, si aggiunge quella del sindaco di Treia, Franco Capponi. Anche lui fa la conta dei danni: «Isolate due aziende agricole con un’ottantina di bovini a causa di un’enorme frana. È crollato tratto di strada di 100 metri e decine di alberi abbattuti. Le amministrazioni comunali non hanno più risorse a disposizione per affrontare interventi urgenti che non possono essere rimandati, anche perché i fondi della precedente alluvione che dovevano essere trasferiti non sappiamo ancora se saranno riconosciuti». Una situazione di emergenza che si è estesa anche su altri tratti stradali: «Chiediamo a Parcaroli e Acquaroli di attivarsi per le opere di pronto intervento e richiedere lo stato emergenza». 

Scoraggiati gli operatori balneari che si ritrovano i detriti in spiaggia nell’attesa dell’avvio della stagione. «Con la stagione alle porte - commenta Simone Camilletti dello chalet Acropoli di Porto Recanati - siamo con il mare sotto la strada, la spiaggia erosa dall’acqua e con montagne di legna, tutta da ripristinare a nostre spese. Non solo, un mese di maggio che sembra novembre, con poche persone in settimana i weekend pieni». La pulizia dello spiaggiato è ciò che preoccupa anche l’assessore ai Lavori pubblici di Porto Recanati, Lorenzo Riccetti. «Abbiamo eliminato la barriera di tronchi che ostruiva il ponte della Barchetta, ma ora il dramma è lo spiaggiato sceso dal fiume sia per la quantità che per le dimensioni».
 

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