Venti cyber attacchi nel Maceratese, gli hacker colpiscono imprese e pubblica amministrazione

La polizia postale
La polizia postale
di Chiara Marinelli
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Sabato 19 Febbraio 2022, 08:15

MACERATA - Attacchi cyber in serie alle aziende e alla pubblica amministrazione, nel Maceratese sono una ventina gli attacchi informatici registrati lo scorso anno. Un fenomeno che spinge le forte dell’ordine a una particolare prevenzione e attenzione verso i crimini informatici.

La Polizia Postale e delle Comunicazioni opera su tutto il territorio nazionale come diramazione del Centro Nazionale Anticrimine per la Protezione delle Infrastrutture Critiche (C.n.a.i.p.i.c.) ed in particolare, nella nostra regione e provincia, attraverso il Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni per le Marche e la Sezione di Macerata. 
Uno tra i compiti principali è quello di occuparsi della prevenzione e della repressione dei crimini informatici. In particolare, nella nostra provincia, nel corso dello scorso anno sono stati denunciati circa, come si diceva, 20 attacchi cyber alle piccole e medie imprese e alla pubblica amministrazione locale. Rientrano nella casistica i ransomwar, i Man in The Middle (nella variante del Man in The Mail) e i più “stretti” attacchi informatici del tipo DoS e DDoS. «Come sempre – è stato reso noto dalla Polizia Postale attraverso una nota - è opportuno essere coscienti che nella maggior parte dei casi gli attacchi hanno inizio da procedure e/o comportamenti umani, da parte degli operatori, sbagliati.

Appare dunque evidente che la prima arma di difesa debba essere la formazione del personale che opera all’interno delle reti informatiche aziendali indipendentemente dal settore di impiego (produzione, amministrazione, progettazione etc.) anche e soprattutto nell’ottica dello smart working. Lo smart working non aiuta in termini di sicurezza informatica le piccole-medie-grandi realtà del nostro territorio, che devono ogni giorno costruire la loro immagine e la loro produttività con una tutela delle proprie infrastrutture critiche che deve necessariamente uniformarsi a best practice condivise nel tempo e soprattutto sicure. La Polizia Postale e delle Comunicazioni dunque è una valida fornitrice di expertise e di piccole pillole di sicurezza comunicate attraverso “alert” nonché grazie alla formazione mirata del fattore umano che diventa essenziale per la salvaguardia del dato».

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