MACERATA - Aumentano i controlli delle Fiamme Gialle in provincia. Una operazione condotta dalla Compagnia di Civitanova e dalle Tenenze di Camerino e Porto Recanati ha portato a scoprire undici casi di irregolarità tra i distributori di carburante. L’obiettivo infatti era proprio il contrasto dei traffici illeciti in materia di accise sui prodotti energetici, di pratiche commerciali scorrette e di manovre speculative sul caro carburanti, a tutela dei consumatori e degli operatori onesti.
I finanzieri del Comando Provinciale di Macerata, nell’ambito dell’intensificazione dell’attività di controllo economico del territorio e alla luce del caro carburanti, hanno eseguito un approfondito monitoraggio della rete distributiva di rifornimento su tutta la circoscrizione di competenza.
Nello specifico le Fiamme Gialle hanno controllato sedici distributori di carburanti a Macerata, Corridonia, Civitanova, Muccia, Mogliano, Morrovalle, Tolentino e Potenza Picena. Sono undici i casi di irregolarità emersi dall’indagine. In particolare, le contestazioni rivolte ai titolari degli undici esercizi verbalizzati riguardano l’omessa comunicazione al ministero dello Sviluppo Economico dei prezzi praticati dal distributore attraverso il portale “Osservaprezzi Carburanti”; la comunicazione di un prezzo inferiore a quello effettivamente praticato al pubblico o ancora l’irregolare pubblicizzazione dei prezzi dei carburanti commercializzati. Per queste violazioni sono stati interessati i Comuni competenti per territorio in quanto titolari del potere di irrogare le previste sanzioni amministrative, comprese, per tutte e tre le casistiche accertate, tra un minimo di 516 e un massimo di 3.098,74 euro. Quella del caro carburante è una piaga che non sembra arrestarsi. Anche per questo la Guardia di Finanza ha deciso di rafforzare i controlli sui distributori stradali di carburanti. Le finalità sono rivolte non solo a garantire il corretto assolvimento degli obblighi impositivi, ma anche il regolare funzionamento dei sistemi di erogazione, la qualità del prodotto venduto, il rispetto della normativa in tema di trasparenza dei prezzi al consumatore e, soprattutto, la riduzione di tali prezzi per effetto dei recentissimi tagli alle accise disposti dal Governo.
