Macerata, giovane condannato
per le accuse bluff a un venditore

Il Tribunale
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Venerdì 4 Marzo 2016, 10:56
MACERATA - Un venditore di auto gli avrebbe promesso diecimila euro per picchiare la moglie da cui si stava separando. Ma non era vero. È stato condannato in primo grado a tre anni e quattro mesi per calunnia G.M., napoletano di 33 anni residente a Macerata. Ma il reato a breve potrebbe prescriversi.
Il fatto contestato risale al 12 giugno del 2010 quando l’uomo si era recato dai carabinieri di Tolentino accusando un commerciante che all’epoca dei fatti vendeva auto a Macerata, di averlo istigato a picchiare la moglie promettendogli 10.000 euro come ricompensa. A seguito di quella denuncia la Procura aprì un fascicolo a carico del commerciante che però fu archiviato meno di una settimana più tardi. A quel punto scattò la denuncia per calunnia. Ieri il Pm Lorenzo Pacini ha chiesto la condanna a tre anni. Poco più severa è stata quella inflitta dal giudice Claudio Bonifazi, tre anni e quattro mesi. Il commerciante era parte civile con l’avvocato Gianfranco Formica, mentre G.M. era difeso dall’avvocato Alessandro Brandoni. 
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