RECANATI - Stanno per iniziare i lavori di riqualificazione del castello di Montefiore e l’antico maniero viene già proiettato verso un futuro culturale che lo vede come punto di riferimento non solo della frazione. L’amministrazione comunale e il comitato di quartiere si preparano a stipulare un protocollo d’intesa per la gestione del bene storico che, dopo i lavori da realizzare entro il 2026 con i fondi del Pnrr, tornerà ai vecchi fasti.
«Abbiamo pensato che i residenti del posto - dice l’assessora alle Culture e al Turismo, Rita Soccio - possano essere i soggetti migliori per curare questo bene.
Risponde “presente” la presidente del comitato di Montefiore, Moira Scalzini. «Già ci occupiamo della manutenzione esterna del castello - dice - come la pulizia dell’erba. Ma abbiamo curato anche l’interno grazie all’autorizzazione dell’architetto Maurizio Paduano. Vorremmo continuare ad occuparci del bene e abbiamo dato massima disponibilità all’assessora Soccio».
Diverse le proposte arrivate dal comitato. «Abbiamo esposto tante idee - confida Scalzini - , ma è ancora un po’ prematuro parlarne concretamente perché prima del 2026 è difficile che i lavori di restauro siano terminati. La ristrutturazione della torre - ipotizza - potrà permettere di ospitare mostre ed esposizioni, perché è la fotocopia della torre del Borgo in piazza. Non sappiamo quanti piani saranno praticabili, ma crediamo che sia fattibile».
«Nello spazio esterno - prosegue - sarà ricreata una semiarena già esistente ed utile per qualsiasi evento, da quelli musicali a quelli teatrali. Abbiamo anche pensato di usare il castello per cene a tema e degustazioni, ma per questo dovremmo parlare con attività della zona che possano prestarsi a fare un servizio catering. Abbiamo tempo a sufficienza per elaborare un progetto condiviso». Riguardo alle visite culturali, invece, è possibile che anche il castello di Montefiore entri nel circuito della rete museale recanatese, gestita da Sistema Museo.
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