Un futuro per il castello di Montefiore. Sarà affidato al comitato dei cittadini

Il castello di Montefiore
Il castello di Montefiore
di Giulia Sancricca
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Domenica 3 Luglio 2022, 07:55

RECANATI - Stanno per iniziare i lavori di riqualificazione del castello di Montefiore e l’antico maniero viene già proiettato verso un futuro culturale che lo vede come punto di riferimento non solo della frazione. L’amministrazione comunale e il comitato di quartiere si preparano a stipulare un protocollo d’intesa per la gestione del bene storico che, dopo i lavori da realizzare entro il 2026 con i fondi del Pnrr, tornerà ai vecchi fasti. 

 
 
«Abbiamo pensato che i residenti del posto - dice l’assessora alle Culture e al Turismo, Rita Soccio - possano essere i soggetti migliori per curare questo bene.

Li abbiamo già incontrati in vista di un protocollo che verrà stilato successivamente. Crediamo che il comitato sia l’organo più adatto nella gestione del castello perché, innanzitutto, è elettivo e immaginiamo che ci siano un amore e un’attenzione particolare degli stessi cittadini verso la struttura . Ovviamente - aggiunge - il comitato non sarà lasciato solo, ma è bene che ci siano anche altre associazioni del territorio che possono collaborare». L’assessora non si limita al territorio recanatese, ma guarda oltre confine come fatto anche per il turismo. «Pensiamo anche a Montefano - confida - visto che è al confine con Montefiore e ha delle importanti peculiarità culturali. Potremmo estendere una collaborazione e fare rete come già fatto con altri Comuni, così da valorizzare l’intero territorio e sviluppare una serie di azioni per la valorizzazione culturale e la sua promozione turistica. L’obiettivo che ci siamo prefissi - conclude - è creare sinergie e lavorare insieme per il bene delle nostre comunità».

Risponde “presente” la presidente del comitato di Montefiore, Moira Scalzini. «Già ci occupiamo della manutenzione esterna del castello - dice - come la pulizia dell’erba. Ma abbiamo curato anche l’interno grazie all’autorizzazione dell’architetto Maurizio Paduano. Vorremmo continuare ad occuparci del bene e abbiamo dato massima disponibilità all’assessora Soccio».

Diverse le proposte arrivate dal comitato. «Abbiamo esposto tante idee - confida Scalzini - , ma è ancora un po’ prematuro parlarne concretamente perché prima del 2026 è difficile che i lavori di restauro siano terminati. La ristrutturazione della torre - ipotizza - potrà permettere di ospitare mostre ed esposizioni, perché è la fotocopia della torre del Borgo in piazza. Non sappiamo quanti piani saranno praticabili, ma crediamo che sia fattibile». 
 
«Nello spazio esterno - prosegue - sarà ricreata una semiarena già esistente ed utile per qualsiasi evento, da quelli musicali a quelli teatrali. Abbiamo anche pensato di usare il castello per cene a tema e degustazioni, ma per questo dovremmo parlare con attività della zona che possano prestarsi a fare un servizio catering. Abbiamo tempo a sufficienza per elaborare un progetto condiviso». Riguardo alle visite culturali, invece, è possibile che anche il castello di Montefiore entri nel circuito della rete museale recanatese, gestita da Sistema Museo.

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