Focolaio alla casa di riposo, altra ordinanza di Parcaroli: «Gli ospiti positivi resteranno nella struttura, vanno trasferiti quelli negativi»

Un tampone
Un tampone
di Emanuele Pagnanini
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Sabato 13 Novembre 2021, 06:45 - Ultimo aggiornamento: 9 Marzo, 13:07

MACERATA - Sotto osservazione il focolaio scoppiato nella casa di riposo “Casa Betania” di Villa Potenza. Dopo un ulteriore giro di tamponi non sono emersi nuovi positivi oltre agli undici già rilevati nei giorni scorsi. Di questi, quattro anziani sono già stati trasferiti nella Rsa di Galantara, nel Pesarese. Gli altri ospiti della struttura privata maceratese sono risultati negativi al Covid. Tutti gli anziani positivi sono comunque vaccinati e asintomatici. Dunque per nessuno di loro è necessario il ricovero in ospedale. Necessario, però, trovare una sistemazione e una divisione tra positivi e negativi. 


Di qui la nuova ordinanza del sindaco Sandro Parcaroli che segue di 24 ore la prima.

Sono state necessarie modifiche in quanto non è stato oggettivamente possibile adottare alcune prescrizioni indicate dall’Asur dopo l’ispezione alla casa di riposo. In particolare, «si è avuto modo di appurare la oggettiva difficoltà di una ricollocazione dei soggetti positivi, perché non si riesce a reperire una struttura in grado di accoglierli nel rispetto dei protocolli anti-Covid e, nel contempo, di assicurare loro assistenza infermieristica e monitoraggio», si legge nell’ordinanza. La soluzione indicata nell’ordinanza è quella di collocare «le persone negative, autosufficienti e non in una residenza protetta per anziani», mentre «le persone positive restano a Casa Betania, con l’obbligo di assicurare loro adeguata assistenza anche infermieristica». Il trasferimento dei pazienti negativi potrà essere organizzato dai servizi sociali del Comune di Macerata, come si legge nell’ordinanza. «I servizi sociali del Comune – si legge – dovranno procedere in sostituzione della casa di riposo “Casa Betania”, alla collocazione dei soggetti negativi autosufficienti e non autosufficienti in una residenza protetta per anziani, fatta salva la diversa volontà della famiglia di reperire in autonomia una diversa sistemazione». La “Casa Betania” dovrà continuare a ospitare le persone positive «assicurando loro adeguata assistenza con un numero sufficiente di personale infermieristico, Oss e Ota». Al momento non ci sono criticità nelle residenze dell’Asur. A confermarlo, la direttrice sanitaria dell’Area Vasta 3, Daniela Corsi. «”Casa Betania” è una struttura non convenzionata – tiene a sottolineare – per la quale ci siamo attivati subito predisponendo le misure da adottare. Le nostre residenze protette sono costantemente monitorate e si applicano rigidissimi protocolli. Incrociamo le dita, ma al momento non si registrano contagi».

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