MACERATA -. Da Fiuminata a Porto Recanati il livello del fiume Potenza è sceso notevolmente. Le condizioni del corso d’acqua che dà il suo nome ad una intera vallata mettono in allerta gli amministratori dei Comuni che vengono attraversati dal fiume e che, all’unisono, sottolineano di aver visto il Potenza in queste condizioni solo alla fine dell’estate. In questo caso, invece, la stagione è iniziata da pochi giorni e l’acqua sembra scomparire tra il verde della vegetazione dell’entroterra.
La situazione
«Lo scenario è abbastanza simile in tutte le Marche - dice Claudio Netti, presidente del Consorzio di bonifica regionale -. Questo non significa che i corsi d’acqua della regione siano tutti alla stessa portata. Il sistema di scarico delle acque lungo i corsi marchigiani si trova oggi nella condizione in cui di solito è a metà settembre. È come se i fiumi avessero saltato quasi tre mesi». Netti condanna, però, la mancanza di visione che ha portato alla situazione attuale. «I meteorologi avevano previsto queste conseguenze già 40 anni fa, quando si avviò il programma di costruzione delle dighe. Si diceva che il tema nei decenni successivi sarebbe stato la forte riduzione delle piogge. In realtà le precipitazioni sono rimaste inalterate nella quantità, ma hanno cambiato radicalmente il loro modo di essere. Oggi abbiamo piogge volgarmente chiamate “bombe d’acqua”, con una forte intensità, ma che non costituiscono la riserva idrica. In questo momento stiamo pagando il prezzo di una mancata risposta strutturale a problemi già annunciati nei decenni scorsi. Ce la dobbiamo prendere con la nostra inconcludenza, con l’incapacità di gestire temi di medio e lungo periodo».
La posizione
Critico anche il sindaco di Pioraco, Matteo Cicconi, che chiede interventi immediati. «La situazione attuale del fiume di solito ce l’abbiamo a fine estate - dice - e crediamo che il futuro potrebbe rivelarsi particolarmente drammatico.
Problemi anche a valle. «La situazione è emergenziale come in altri territori - dice il vicesindaco di Potenza Picena, Giulio Casciotti -. Abbiamo parecchie coltivazioni intorno al fiume ed il problema è molto sentito perché la zona è sfruttata a livello idrico. Abbiamo iniziato, a livello territoriale, un percorso di sensibilizzazione sul corretto uso dell’acqua dal punto di vista agricolo e domestico, perché al di là delle grandi strategie quello che possiamo fare noi è agire sullo spreco. Poi, per quanto riguarda il bacino idrico, bisogna mettere insieme una serie di iniziative per fronteggiare i danni causati dalla siccità». Il sindaco di Porto Recanati, Andrea Michelini, vede arrivare il Potenza alla foce «con un livello piuttosto basso. Quest’anno la situazione è peggiore: l’acqua arriva in maniera molto meno consistente. Nel territorio della provincia di Macerata non è ancora una situazione di emergenza, ma va comunque attenzionata: noi sindaci dobbiamo renderci promotori verso la cittadinanza di comportamenti responsabili sin da subito. Stiamo aspettando disposizioni per eventuali ordinanze, ma già da ora, occorre ribadirlo, va istituito un comportamento attento nell’utilizzo dell’acqua».