MACERATA - Sei mesi di reclusione per aver detenuto un file pedopornografico nel suo pc. È la pena stabilita dal giudice Carlo Cimini nei confronti di un 40enne nigeriano (I.D. le sue iniziali), attualmente relegato a Montacuto per altra causa. Lo smartphone dell’uomo era stato sequestrato nell’estate del 2018 nell’ambito di un’inchiesta per droga aperta dalla Squadra Mobile di Ancona.
Gli inquirenti cercavano indizi per rintracciare pusher e fornitori del mercato anconetano, avevano trovato invece un video illecito.
La difesa ha sempre respinto le accuse, sostenendo la non paternità del video. Peraltro si sarebbe trattato di un solo file (e non di decine, come di solito presenti nei dispositivi degli imputati finiti alla sbarra per detenzione di materiale pedopornografico), forse scaricato anche in maniera erronea. Fatto è che il giudice di Ancona ha condannato il 40enne a sei mesi di reclusione. Da valutare, dopo la lettura delle motivazioni, il ricorso in appello.