Ferito nel folle raid di Traini
Arrestato per spaccio di droga

Ferito nel folle raid di Traini Arrestato per spaccio di droga
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Martedì 18 Settembre 2018, 03:55 - Ultimo aggiornamento: 16:28
MACERATA - Ferito da Luca Traini nel folle raid del 3 febbraio scorso, arrestato ieri dalla polizia per spaccio di droga. Nella giornata che doveva essere di festa nelle scuole cittadine, per l’inizio delle lezioni, a dettare l’agenda della cronaca e delle priorità sociali è invece lo spaccio di stupefacenti ai ragazzini. La questura aveva preparato un piano di controlli anche con i cani antidroga, nelle aree obbligatoriamente più frequentate ieri dai giovanissimi: dalla stazione ferroviaria al terminal dei bus passando per le zone vicine alle scuole cittadine.

 

Piano coordinato dal questore Antonio Pignataro e diretto ieri dalla dirigente della Squadra Mobile Maria Luisa Abbate. Nei pressi del Convitto gli agenti in borghese hanno notato alcuni extracomunitari, già noti alla forze. Un nigeriano di 27 anni ha reagito con violenza al controllo e subito ingerito un involucro contenente, presumibilmente, una droga di droga. Trasferimento in ospedale di rito per recuperare quanto ingerito ed analizzarlo ed intanto l’uomo è stato tratto in arresto per resistenza e violenza a pubblico ufficiale.
In Tribunale prima del previsto
L’arrestato è appunto uno degli extracomunitari feriti nel corso della sparatoria firmata da Luca Traini. Il nigeriano di recente ha chiesto ed ottenuto ospitalità al centro di ascolto della Caritas di Rampa Zara ma l’accoglienza è durata poco avendo i gestori avuto modo ben presto di verificare quale fosse l’attività dell’extracomunitario. Dunque il nigeriano andrà in Tribunale prima del previsto: non come parte civile al processo Traini ma come imputato di spaccio di droga.

In via Pace invece gli agenti hanno fermato un cittadino del Gambia, 40 anni. Immobilizzato dopo una prima colluttazione, in suo possesso i poliziotti hanno rivenuto alcune dosi di eroina che gli sono valse lo stato di arresto per spaccio e, anche in questo caso, per resistenza e violenza a pubblico ufficiale. Spaccio e violenza a cura di soggetti che non hanno alcun timore ed aggrediscono le forze dell’ordine. Due gli agenti che sono infatti rimasti feriti durante le operazioni con lesioni per una prognosi di 15 giorni. Era il 3 febbraio scorso, quando Traini, 28 anni, decise di seminare il terrore per le strade della città ferendo a colpi d’arma da fuoco sei persone, tutti extracomunitari, tra cui una donna, prima di arrestare la sua folle corsa davanti al Monumento ai Caduti, avvolto in una bandiera tricolore, con tanto di saluto romano e il grido «Viva l’Italia». Al di là di quanto decideranno le aule dei Tribunali, Traini era tornato a far parlare di sé anche recentemente per i fiori consegnati, per mano dal fratello, durante la cerimonia di inaugurazione della lapide dedicata dalla Pro Loco di Casette Verdini a Pamela Mastropietro. La diciottenne romana fatta a pezzi, per il cui omicidio è accusato lo spacciatore nigeriano Innocent Oseghale. Da qui la volontà di Traini di vendicare la giovane e, ora, l’ennesimo colpo di scena .

Doveva essere invece una giornata di festa per il ritorno nelle aule di migliaia di studenti, accompagnati anche visivamente dall’occhio vigile di polizia e carabinieri che avevano appunto approntato un servizio di vigilanza. Non solo repressione ma anche prevenzione, tuttavia, per questa prima movimentata giornata di scuola. Una trentina le scuole della provincia in cui i rappresentanti delle forze dell’ordine hanno portato il loro saluto sottolineando la vicinanza ai ragazzi e la volontà di dare una mano a quanti si sentano in difficoltà.

Il questore Antonio Pignataro - accompagnato dai comandanti dei Carabinieri, Michele Roberti, e della Guardia di Finanza, Amedeo Gravina - ha incontrato gli studenti il personale dell’Ipsia Corridoni. Ricevuto dalla vice preside Roberta Campolungo, Pignataro ha sottolineato la volontà condivisa della “squadra” di affiancarsi ai docenti nel compito educativo. Non solo una veste punitiva, dunque, ma “angeli” a cui affidarsi. A rafforzare il messaggio, anche il comandante della Finanza Gravina, facendo riferimento al delicato percorso di crescita affrontato dagli adolescenti. Il colonnello Roberti, ha auspicato di proseguire nel segno della collaborazione. Un percorso che si rinnoverà con un nuovo progetto dell’Arma che coinvolgerà tre scuole. A lezione di legalità, dunque, seguendo anche le azioni intraprese nel campo del lavoro, degli alimenti e della tutela dell’ambiente.
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