Eros, Angela Maria e Alessandro: una famiglia morta da mesi senza che nessuno se ne accorgesse

La villa teatro della tragedia
La villa teatro della tragedia
di Daniel Fermanelli e Benedetta Lombo
3 Minuti di Lettura
Martedì 7 Settembre 2021, 04:05 - Ultimo aggiornamento: 8 Settembre, 10:03

MACERATA - Padre, madre e figlio trovati in casa senza vita. I cadaveri erano in due stanze differenti in avanzato stato di decomposizione, per gli inquirenti la morte potrebbe risalire a due o tre mesi fa. Sarà l’autopsia a chiarire le cause della morte dell’ex imprenditore 80enne Eros Canullo, della moglie Angela Maria Moretti, 77 anni, insegnante in pensione, e del figlio 54enne invalido Alessandro, ma da quanto emerso già nell’immediatezza la tragica scoperta è il drammatico epilogo di una profonda solitudine che ha avvolto l’intero nucleo familiare. 

Il saliscendi dei ricoveri per Covid, ieri a quota 78 (-4) spiazza anche il governatore Francesco Acquaroli

 


Ieri mattina a dare l’allarme era stata la sorella della 77enne che vive a Milano e che non riuscendo più a mettersi in contatto con lei ha allertato i soccorsi.

Erano circa le 8 quando in Borgo Santa Croce sono convogliati vigili del fuoco, 118 e le Volanti. Al civico 72 gli uomini del 115 hanno provato a suonare ma senza esito, accanto all’ingresso la cassetta della posta era piena di volantini e lettere rimasti lì da settimane, a quel punto hanno rotto il lucchetto che chiudeva il cancello dell’ingresso auto e forzato il cancello dell’ingresso pedonale e sono saliti verso la villa della famiglia Canullo. Per entrare nell’immobile i soccorritori hanno dovuto utilizzare le bombole di ossigeno, porte e finestre erano tutte chiuse e i corpi erano in avanzato stato di decomposizione. Una scena terribile quella apparsa ai soccorritori: i resti dell’anziano padre erano sul pavimento del bagno, ciò che restava del corpo della madre era sul letto mentre i resti del figlio erano ai piedi del letto. A quel punto sul posto sono intervenuti gli agenti della Squadra Mobile con il dirigente Matteo Luconi, i colleghi della Scientifica di Macerata e di Ancona e alle 12, su richiesta del Pm Stefania Ciccioli, è intervenuto il medico legale Roberto Scendoni; sarà lui a eseguire l’autopsia sui tre corpi. Ed è solo con l’accertamento autoptico che si potrà stabilire le cause della morte. Di certo c’è che nessuno è entrato in casa (non ci sono segni di effrazione), anche nell’immobile non ci sono segni riconducibili a colluttazioni o altro, l’anomalia è che il riscaldamento era funzionante, ma i vigili del fuoco hanno escluso la presenza di monossido di carbonio. L’ipotesi al momento più accreditata sarebbe quella della morte naturale: un malore dell’anziano padre (era lui che accudiva moglie e figlio, lei era allettata a seguito di un ictus, il figlio da circa 30 anni aveva problemi di deambulazione a causa di un incidente stradale) a cui avrebbero fatto seguito le morti dei due familiari. Il 5 agosto scorso i carabinieri, su richiesta della polizia locale (contatta da un mediatore immobiliare che si occupava di alcuni immobili della famiglia Canullo), avevano suonato al campanello per eseguire un accertamento, nessuno aveva risposto, la casa sembrava non vissuta da tempo, un vicino aveva detto che d’estate i Canullo erano al mare a Porto Recanati, ma dai controlli non era emerso che ci fossero case intestate. Nessuno si era accorto della loro assenza.

© RIPRODUZIONE RISERVATA