MACERATA Non sono rimaste pulite nemmeno un mese le pareti della Galleria del commercio di Macerata. I writer sono tornati. E con loro anche la rabbia di chi ha speso tempo e denaro per sistemare una delle aree cittadine più danneggiate dai graffiti e ora di nuovo nel mirino dei vandali.
Due le scritte blasfeme comparse: una sulle pareti in marmo della scalinata e l’altra sul muro dell’ex Upim, prima dell’esposizione fotografica, di fronte alla lavanderia a gettoni. Scritte fatte con un pennarello colorato che ora si notano di più in un contesto da poco ripulito. «Ieri (martedì, ndr) non c’erano - dice Marco Cardinali che ha contribuito a ristrutturare l’ex Upim per poi cedere una parte della struttura al Comune -. Consegnerò i filmati delle mie telecamere di videosorveglianza alla polizia locale, ma sono davvero stufo». Sbotta l’imprenditore che aveva cercato di dare nuova vita alla zona. «I problemi sono sempre gli stessi: se il Comune non interviene con le nuove telecamere, promesse ormai da tre anni, siamo sempre punto e a capo. È una situazione che va sistemata: ora ci penserà il Comune, ho già parlato con l’assessore Renna.
«Non tirerò più fuori un euro»
E allora Cardinali tira i remi in barca. «Come investitore non tirerò più fuori un euro finché la situazione non cambia. La pulizia è stata fatta a livello condominiale, ma io e le assicurazioni Generali avevamo dato un’ulteriore quota per la pulizia delle scale. Non solo, ho contribuito anche con la concessione della risorsa idrica. E ora siamo di nuovo punto e a capo». L’imprenditore spera nelle telecamere. «Una delle scritte è stata fatta proprio sotto la spycam, credo che l’autore sia stato inquadrato, a meno che non si sia coperto il volto o abbia coperto la telecamera».
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