Ad agosto il turismo è da grandi numeri: pienone negli hotel, la provincia conferma il suo notevole appeal

Ad agosto il turismo è da grandi numeri: pienone negli hotel, la provincia conferma il suo notevole appeal
Ad agosto il turismo è da grandi numeri: pienone negli hotel, la provincia conferma il suo notevole appeal
di Andrea Mozzoni
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Giovedì 19 Agosto 2021, 10:45

MACERATA -  L’estate vola sulla costa con picchi di presenze anche negli alberghi dell’entroterra maceratese. Tendenza che prosegue anche dopo Ferragosto. Il Green pass non sembra aver causato diffidenza verso i vacanzieri e a trainare è sicuramente la riviera del Conero che fa registrare numeri più che positivi sulla vicina Porto Recanati.

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«Giunti a oltre la metà del mese di agosto viaggiamo a un +3% rispetto al 2020 che per noi è stato l’anno dei record - conferma Alberto Guarducci, titolare insieme ai fratelli della struttura “Il Brigantino” a Porto Recanati e tra i soci degli alberghi a tema di Apice Hotels -, considerando che negli ultimi giorni le presenze andranno un po’ a scemare rispetto al 100% di queste settimana, sicuramente chiuderemo in positivo.

Prova ne è il fatto che qualsiasi camera si liberi e venga rimessa sul mercato viene subito riaffittata». 


A privilegiare le Marche sono tornati i turisti provenienti da fuori regione che si affiancano agli storici turisti del nord Europa, Olanda e Germania su tutti: «Il Conero fa da traino a tutte le nostre bellezze, dal mare ai borghi storici - continua Guarducci -, la riviera è stata brava nella comunicazione e adesso c’è un nuovo pubblico che sta riscoprendo il Maceratese. È il momento di battere il ferro finché è caldo e capitalizzare questo periodo con la proposta di un trend ancora più forte». Una nuova visibilità, dunque, per le Marche: «Dal turismo di massa si può passare a un turismo più di qualità, culturale - aggiunge -, forti di un’offerta sempre più qualificata e di una ristorazione di eccellenza attiriamo presenze anche dalla Toscana».

Conferma il buon momento anche Giuseppe Giustozzi, anima del Gruppo Giustozzi Hotel per banqueting e catering nelle strutture del Parco Hotel e Villa Lauri a Pollenza, oltre al Cosmopolitan di Civitanova Marche: «Il tempo ci ha assistiti e ci ha aiutato anche la voglia di vivere degli italiani - dice -, speriamo di non tornare ai momenti più cupi della pandemia. I numeri sono positivi e paragonabili a quelli dello scorso anno, per quanto ci riguarda siamo fiduciosi: agosto ci ha salvato». Dal punto di vista delle presenze, in questo caso si registrano anche molti stranieri: «Cinesi, olandesi e tedeschi, principalmente - rileva Giustozzi -, ma quello che ci fa felici è anche la possibilità di essere stati scelti da artisti del calibro di Enrico Ruggeri oppure personalità importanti come l’ex vice ministro Mario Baldassarri. Molti turisti dal Nord si fermano da noi, inoltre, per spezzare la traversata verso il Meridione».

Per l’albergatore è importante dare anche un messaggio di speranza: «Bisogna vivere in questo modo». Per Massimo Milani, presidente di Federalberghi Macerata e titolare dell’Hotel San Crispino a Trodica di Morrovalle, la regione dell’aumento delle presenze va ricercata nel mantenimento della zona bianca da parte della regione: «Subito dopo il turismo è esploso - ribadisce -, coinvolgendo sicuramente tutta la costa fino almeno a Macerata, un territorio davvero appetibile per i suoi borghi e le sue bellezze. Un merito va dato anche ai vaccini, ma confido nel buon senso degli operatori e delle persone affinché si possano evitare ulteriori conseguenze al nostro settore. Bisogna essere uniti in questa battaglia contro il Covid, altrimenti ne pagheremo ancora una volta le conseguenze tra settembre e ottobre». 


Nel capoluogo si conferma l’estate “molto attiva” degli albergatori: «Non possiamo davvero lamentarci - dichiara Arianna Scheggia, titolare dell’Hotel Lauri -, questa parte dell’estate sempre molto movimentata, in particolare anche grazie a chi dalle regioni del Nord decide di fermarsi a Macerata prima di continuare la sua traversata verso la Puglia o la Calabria, ma in molti giungono anche da Roma. Tra gli stranieri, segnalo un numero importante di turisti dal Nord Europa». Una sola nota negativa ma rilevante: «Non è la prima volta che accade - conclude Scheggia -, il giorno dopo Ferragosto molti dei ristorante del centro storico erano chiusi nonostante l’orario di apertura dicesse il contrario. Con la struttura piena non avere un posto da indicare ai propri ospiti per mangiare non il massimo, servirebbe maggiore coordinamento tra le attività, almeno qui dentro le mura. La stessa cosa successe la vigilia di Natale di alcuni anni fa».

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