MACERATA - Si vota il prossimo 18 dicembre per l’elezione del presidente della Provincia e del Consiglio. Tutto tace sul fronte dei partiti, movimenti ufficiosi si registrano sul versante degli ipotetici candidati. Il sindaco di Civitanova Fabrizio Ciarapica al momento appare più interessato a preparare il bis alla guida della giunta della città costiera che non ad occupare il ruolo che è stato ed è ancora di Antonio Pettinari, in Provincia dal 1985, prima come consigliere, poi come assessore, poi come vice ed infine presidente dal 2011. Per la statistica il presidente di lungo corso Antonio Pettinari è anche l’unico Udc istituzionalmente vivente, nel senso che è l’ultimo discendente della ex balena bianca ancora in sella ad una istituzione.
Ciarapica sembra non voler partecipare direttamente alla competizione elettorale e secondo alcune fonti starebbe lavorando per sostenere l’ipotesi della candidatura del sindaco di un centro minore. I rumors indicano il primo cittadino di Sarnano Luca Piergentili, ma appunto di rumors si tratta. Voce per voce, resta in piedi anche quella che vuole il sindaco di Pieve Torina Alessandro Gentilucci sostenuto dal governatore della Regione Marche Francesco Acquaroli e dunque, a caduta, anche da Fratelli d’Italia pur con qualche ritrosia.
Sul fronte Macerata il sindaco Sandro Parcaroli resta fermamente intenzionato ad occuparsi anche del territorio provinciale, l’obiettivo resta quello di attirare risorse per investimenti produttivi a vantaggio di tutti gli attori del territorio, non campanili ma rete sinergiche.
Il presidente della Provincia viene eletto dai consiglieri comunali che esprimono un voto più o meno pesante in base al Comune che rappresentano e al numero dei residenti. Logico quindi che le forze politiche prestino maggiore attenzione ai Comuni più grandi i cui consiglieri gestiscono un pacchetto di voti più pesante di quanto non possano fare gli eletti delle municipalità più piccole. Dunque ad oggi il candidato principale resta Sandro Parcaroli, in attesa che le alleanze di maturino o si disfino. Peraltro c’è anche chi parla di una grande alleanza con una lista unica che veda presenti esponenti delle varie coalizioni. Resta dunque da seguire l’evolversi delle manovre politiche in vista delle elezioni provinciali.