Due milioni di euro per il Cas nel 2021: sono 470 gli sfollati. D’Alessandro: «L’emergenza del terremoto si somma a quella sociale del Covid»

Il vicesindaco di Macerata Francesca D’Alessandro
Il vicesindaco di Macerata Francesca D’Alessandro
di Mauro Giustozzi
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Domenica 28 Febbraio 2021, 06:45

MACERATA -  Oltre 2 milioni di euro previsti per il Cas nel 2021, calano il numero delle famiglie beneficiarie mentre dovrebbe decollare la ricostruzione leggera che rappresenta nel capoluogo la stragrande maggioranza delle circa 800 potenziali pratiche legate alla ricostruzione post sisma. Dai 770 cittadini sfollati che si registravano nel 2018, due anni dopo il sisma, e che percepivano il contributo di autonoma sistemazione si è arrivati alle attuali 470 persone che sono fuori dalla propria abitazione che hanno diritto a questo sostegno economico. 


Nessuno di loro, però, si trova negli alberghi, avendo tutti trovato delle sistemazioni in case e appartamenti in affitto che sono collocati nel territorio comunale.

Dunque il dato che emerge è che si è di fronte ad una costante, seppur lenta, riduzione di coloro che si trovano ancora nella condizione di non poter essere rientrati nel proprio domicilio. Il dato dei 470 fruitori del Cas non dovrebbe poi subire incrementi clamorosi nei prossimi mesi dal fatto che altre persone e famiglie dovranno uscire dalle proprie case per consentirne la ristrutturazione ma, allo stesso tempo, altri di coloro che attualmente percepiscono questo sostegno faranno rientro alle proprie abitazioni. 


Una sorta di turn over i cui numeri non si discosteranno da quelli attuali quindi. Va detto che il numero dei cittadini in autonoma sistemazione beneficiario del Cas è andato progressivamente aumentando fino a febbraio 2018 quando ha toccato i 712 cittadini: a questo si aggiunge un ulteriore numero di 48 persone ospiti della Protezione civile in strutture alberghiere, per un totale di 770 cittadini sfollati. Dal febbraio 2018 si è verificata una lieve diminuzione dovuta al rientro di alcune famiglie grazie alla messa in sicurezza di edifici con danni lievi o in alcuni casi al ripristino definitivo dell’agibilità, tanto che a maggio 2020 ancora 600 maceratesi risultavano in autonoma sistemazione. 


A cambiare l’inerzia della situazione, con una diminuzione dei percettori del Cas, a giugno dello scorso anno è arrivata l’introduzione della nuova normativa che in sostanza ha escluso dal contributo coloro che si sono trasferiti in una casa di proprietà e coloro che non hanno presentato la documentazione richiesta entro i termini di scadenza dettati dalle ordinanze: questo ha portato a quota 450 i percettori. Il Comune di Macerata, dal 2016 ad oggi, ha erogato circa 10 milioni di euro di contributi di autonoma sistemazione, con una media che si attesta fino ad aprile 2020 sui 210.000 euro mensili per poi scendere su una media di 155.000 mensili fino ad oggi. La stima è quindi di un’erogazione di fondi Cas pari a quella del 2020 di circa 2,2 milioni. 

«Il numero degli sfollati è calato nel corso degli anni e nessun maceratese è ora ospite in albergo -afferma Francesca D’Alessandro, vice sindaco con delega alle Politiche sociali-. Quattro sono i nuclei familiari che nel 2020, dovendo abbandonare la sistemazione in albergo per via di normative nazionali emanate dal governo, sono stati ricollocati nei cosiddetti “alloggi-parcheggio” di cui dispone il Comune e che si trovano in via Roma. Questa emergenza legata al post sisma, nonostante siano passati più di quattro da quel tragico evento, si va ad assommare ad un’emergenza abitativa che esiste, aggravata dal covid che ha portato ad un’impennata degli sfratti che, è vero, saranno prorogati sino al 30 giugno ma che restano un problema con cui fare i conti. Ritornando al dato sociale da parte del Comune permane la ferma volontà di continuare a sostenere con il Cas coloro che non sono riusciti ancora a rientrare nell’abitazione danneggiata dal terremoto».

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