«Stop al degrado: il centro rinasca». Consegnata al sindaco la petizione promossa da residenti e commercianti

Scritte in centro
Scritte in centro
di Mauro Giustozzi
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Martedì 8 Marzo 2022, 09:35

MACERATA - Sfiorata quota mille firme sotto la petizione promossa nei giorni scorsi contro il degrado del centro storico di Macerata, cuore identitario dell’intera città. L’appello, corredato di 817 firme, è stato protocollato ieri presso il Comune di Macerata, indirizzato al sindaco Sandro Parcaroli e all’assessore al Decoro urbano Paolo Renna, ed è sostenuto dall’associazione dei residenti del centro storico “La Grondaia” e dal gruppo informale di cittadinanza attiva “Spiazzati” di Macerata.

 
La raccolta, avviata il 18 febbraio su base volontaria di alcuni cittadini, ha permesso un confronto aperto delle diverse componenti cittadine e incontrato un diffuso interesse ai temi proposti. Un appello contro il degrado del centro storico che, si legge nel documento che sta alla base della raccolta di firme, «è iniziato da diversi anni, ma si è intensificato negli ultimi tempi, forse anche a causa del difficile periodo di pandemia». Nel testo del documento si parla di spopolamento, palazzi fatiscenti, guano di piccioni, abbandono di rifiuti, rumori molesti, imbrattamenti con scritte e disegni. L’appello, inoltre, punta a invitare alla manutenzione straordinaria anche i privati al fine di ripulire dal guano e dalle scritte la maggior parte degli edifici, a favorire interventi di volontari e associazioni per ripulire zone verdi e spazi pubblici anche a ridosso del centro, a incentivare un maggior controllo, una migliore informazione e un’organizzazione più adeguata per il conferimento dei rifiuti. «La risposta che è arrivata con un numero così elevato di firme ci dice innanzitutto che le problematiche che riguardano il centro della città -afferma Letizia Carducci degli Spiazzati- interessa molte persone e non esclusivamente coloro che abitano nel quartiere, visto che hanno firmato anche tanti maceratesi che risiedono in zone più lontane della città. Sono tanti coloro i quali si riconoscono nei valori e nella bellezza di questa parte storica di Macerata. La cosa che mi ha colpito più di tutti è stata la partecipazione attiva di tanti maceratesi che non si sono limitati a recarsi a firmare la petizione nei luoghi di raccolta ma hanno scaricato da internet il foglio con la petizione predisposto per raccogliere le firme, lo hanno completato raccogliendo le firme e ce lo hanno fatto avere. Una rete di relazioni interpersonali che ha funzionato, le persone si sono impegnate autonomamente senza alcuna appartenenza a gruppi, movimenti o partiti politici. Sentire questa attenzione e questa voglia di fare qualcosa di concreto per il centro storico credo che sia stata la cosa più bella che è emersa. Un autentico risveglio di cittadinanza attiva, di voglia di partecipare». La petizione contiene diverse proposte per la rigenerazione e la riqualificazione del cuore identitario della città: innanzitutto sensibilizzare al problema la cittadinanza, coinvolgere le istituzioni politiche, culturali, educative e le varie associazioni di categoria, cercando la collaborazione di tutti e attuando un piano strategico di interventi. Promuovere, poi, azioni esemplari da parte delle istituzioni pubbliche, che prevedano la pulizia dei muri imbrattati, come fatto di recente da Unimc. 
«Noi abbiamo portato alcune proposte ma c’è la massima apertura alla condivisione di altre istanze –prosegue Letizia Carducci- che emergeranno.

Cosa ci aspettiamo che accada ora? Che ci sia un’accoglienza, un ascolto, qualche promessa o indicazione in merito ai punti esposti nel documento. Ci sono fondi in arrivo col Pnrr per la rigenerazione urbana e si potrebbe cogliere questa opportunità per combattere il degrado che denunciamo. Non ci aspettiamo rivoluzioni ma un intervento dell’amministrazione rispetto a istanze che tanti cittadini hanno mostrato di condividere, misure certamente anche politiche ed economiche per il centro storico». In attesa di un riscontro da parte dell’amministrazione comunale l’appello è stato inviato per conoscenza alle principali istituzioni cittadine, al prefetto di Macerata Flavio Ferdani, al rettore dell’Università degli Studi di Macerata Francesco Adornato, al preside dell’Accademia di Belle Arti Luigi Pagliarini, al presidente dell’associazione commercianti del Centro storico, Giuseppe Romano, alle sezioni di Macerata del Fai e di Italia Nostra. 

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