Gli impianti sciistici possono riaprire il 15. I dubbi degli operatori: «Ma ci sarà la neve?»

Lo sci
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di Monia Orazi
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Venerdì 5 Febbraio 2021, 01:55 - Ultimo aggiornamento: 08:41

MACERATA - Via libera agli sciatori amatoriali sui Sibillini, il comitato tecnico scientifico nel tardo pomeriggio di ieri ha dato l’ok per tornare a sciare nelle zone gialle, dal 15 febbraio. Tutto pronto a Pintura di Bolognola, a Sassotetto di Sarnano, tutto dipenderà invece da quanta neve ci sarà. Se il collaudo sarà positivo e ci sarà neve potrebbero forse riaprire per la prima volta dopo il sisma nelle prossime settimane anche le prime due seggiovie riparate a Frontignano di Ussita.

 
E’ previsto infatti nei giorni 16, 17 e 18 febbraio il collaudo da parte dell’Ustif (ufficio speciale trasporti ad impianti fissi) delle seggiovie lo Schiancio-le Saliere e Pian dell’Arco-Belvedere, che sono state riparate dai danni del sisma. E’ l’ultimo atto tecnico, necessario per rimetterle in funzione ed aprirle alla fruizione del pubblico. I lavori erano stati stralciati dal complesso degli impianti sciistici, gravemente danneggiati dal sisma e finanziati con 8 milioni di euro di fondi, proprio perché essendo meno danneggiati sono bastati pochi mesi per il recupero. Erano stati inaugurati lo scorso settembre, ma sino ad oggi salvo qualche prova tecnica non hanno mai funzionato, in quanto senza il collaudo tecnico dell’Ustif non si possono utilizzare. 
«E’ tutto molto aleatorio - commenta Silvia Bernardini, sindaco di Ussita - vedremo se il collaudo sarà positivo, se ci sarà neve e se riusciremo ad adeguarci alle nuove normative antiCovid». Tutto pronto a Bolognola, spiega Francesco Cangiotti direttore della stazione Bolognola Ski: «Confidiamo almeno di poter riaprire dal 15 febbraio, sopratutto anche in nuove nevicate. Il caldo di questi giorni ha ridotto notevolmente il manto nevoso e sarebbe una beffa che il 15 possiamo aprire ma non avremo più la neve. Noi comunque siamo pronti; abbiamo predisposto tutte le segnaletiche e dispositivi di sicurezza Covid per garantire il giusto distanziamento; il sistema di vendita online degli skipass è pronto. Il sabato e domenica sarà possibile acquistare lo skipass solo online proprio per contingentare gli ingressi con skipass a numero chiuso, mentre durante la settimana sarà operativa anche la biglietteria di stazione, ma consigliamo anche qui l’acquisto dal portale. Ora non ci resta che attendere che febbraio e marzo ci regalino qualche bella nevicata per poter sciare fino a Pasqua». 
La stagione è ormai andata, spiega Maurizio Tosoroni di Sarnano Neve: «Vogliamo aprire tutti ma il problema è semplice, se si guardano le webcam facciamo sci sull’erba più che sulla neve.

Apriamo che cosa? Il 15 è lunedì, il primo fine settimana utile in cui si può prevedere afflusso è quello del 20, 21 febbraio con queste temperature, rimane sempre meno neve. Se si apre una pista di 400 metri, più che una sciata è uno scivolo. Chi paga lo skipass vuole sciare, senza neve gli si presenta una situazione limitata a poche centinaia di metri di pista. Sono molto scettico, la stagione è andata, se poi dobbiamo mettere la bandierina per dire abbiamo aperto, ci prendiamo in giro da soli, sia noi, sia i clienti. Chi scia e paga ha diritto di divertirsi. La verità è che la stagione è andata. Sulle nostre montagne, l’80 per cento dell’incasso si fa tra Natale ed Epifania. Nella migliore delle ipotesi facciamo due sabati e domeniche. Bisogna essere realisti, con tredici gradi da dieci giorni, una settimana di grecale che ha portato via due metri di neve, la partita è finita. Ci dispiace, oltre al danno la beffa».

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