MACERATA - Pronto Soccorso, fronte della lotta al Covid ma anche prima linea di ogni emergenza e del rapporto tra cittadino e servizio ospedaliero. E purtroppo gli operatori non sono più visti unicamente come gli angeli di 18 mesi fa. Anzi, purtroppo sono diverse le reazioni spropositate e per nulla giustificabili dell’utenza registrate negli ultimi tempi. Come quanto successo l’altro ieri sera al Pronto soccorso di Macerata, quando una donna ha aggredito verbalmente il personale sanitario presente. Sul posto sono dovuti intervenire guardie giurate, carabinieri e polizia.
Il caso
La donna era arrivata al pronto soccorso con l’anziano padre che doveva essere visitato. Chiaramente il personale ha attivato tutte le procedure di accesso del triage. La donna voleva che il padre venisse visitato in tempi rapidi e dopo un po’ si sarebbe scagliata contro il personale in servizio. A quel punto è stata chiamata una guardia giurata che ha provato a riportare la calma. Sul posto poco dopo anche carabinieri e polizia. A causa della situazione di tensione un’infermiera ha accusato un lieve malore. «Tutto ciò è inconcepibile. Purtroppo, però, devo dire che non si tratta di casi isolati. Lavorare in queste condizioni aumenta la fatica e lo stress», ha sottolineato il primario del Pronto soccorso Emanuele Rossi. La donna è stata denunciata dai carabinieri per minaccia e oltraggio a pubblico ufficiale.
Il presidio
Il pronto soccorso rimane uno dei presidi principali non solo per le emergenze ma anche per fronteggiare la nuova ondata di contagi covid.
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