Alta tensione al Pronto soccorso: vuol far visitare il padre e si scaglia contro il personale, infermiera si sente male

Alta tensione al Pronto soccorso: vuol far visitare il padre e si scaglia contro il personale, infermiera si sente male
Alta tensione al Pronto soccorso: vuol far visitare il padre e si scaglia contro il personale, infermiera si sente male
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Mercoledì 29 Dicembre 2021, 09:30

MACERATA - Pronto Soccorso, fronte della lotta al Covid ma anche prima linea di ogni emergenza e del rapporto tra cittadino e servizio ospedaliero. E purtroppo gli operatori non sono più visti unicamente come gli angeli di 18 mesi fa. Anzi, purtroppo sono diverse le reazioni spropositate e per nulla giustificabili dell’utenza registrate negli ultimi tempi. Come quanto successo l’altro ieri sera al Pronto soccorso di Macerata, quando una donna ha aggredito verbalmente il personale sanitario presente. Sul posto sono dovuti intervenire guardie giurate, carabinieri e polizia. 

Il caso

La donna era arrivata al pronto soccorso con l’anziano padre che doveva essere visitato. Chiaramente il personale ha attivato tutte le procedure di accesso del triage. La donna voleva che il padre venisse visitato in tempi rapidi e dopo un po’ si sarebbe scagliata contro il personale in servizio. A quel punto è stata chiamata una guardia giurata che ha provato a riportare la calma. Sul posto poco dopo anche carabinieri e polizia. A causa della situazione di tensione un’infermiera ha accusato un lieve malore. «Tutto ciò è inconcepibile. Purtroppo, però, devo dire che non si tratta di casi isolati. Lavorare in queste condizioni aumenta la fatica e lo stress», ha sottolineato il primario del Pronto soccorso Emanuele Rossi. La donna è stata denunciata dai carabinieri per minaccia e oltraggio a pubblico ufficiale.
Il presidio
Il pronto soccorso rimane uno dei presidi principali non solo per le emergenze ma anche per fronteggiare la nuova ondata di contagi covid.

Che, per ora, ha aumentato il lavoro ma non ha creato troppi problemi all’attività del Pronto Soccorso. «Diciamo che viviamo in un equilibrio fragile – continua Rossi – finora stiamo tenendo botta. Abbiamo convertito a reparto covid medicina d’urgenza e gli 8 posti letto stamattina (ieri per chi legge) erano tutti occupati. Ma stiamo predisponendo il trasferimento di due pazienti alla Rsa di Campofilone. I casi sono in costante aumento ma, al momento, non determinano eccessivi ingressi in Pronto soccorso. Però ci aspettiamo un aumento dei casi da ospedalizzare a metà gennaio visto il trend in crescita dei contagi. Le raccomandazioni sono sempre quelle: vaccinarsi e fare attenzione nella vita di tutti i giorni indossando la mascherina, lavandosi le mani e mantenendo il distanziamento». Insomma, ci vuole poco a rompere il labile equilibrio. Per quanto riguarda il personale, il primario del Ps di Macerata non si lamenta. «Abbiamo rispetto all’organico tre medici in meno. Un medico, Isabella Piazza, è andata in pensione e non è stata sostituita mentre un altro dottore è risultato positivo al tampone rapido. Speriamo possa riprendere presto il suo posto. Un altro, invece, è stato sospeso perché no vax. Per quanto riguarda il personale infermieristico siamo invece a posto. Devo in questo caso ringraziare la direzione dell’Area vasta 3 che in maniera ottimale ha risposto alle nostre necessità».

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