MACERATA - Il Covid corre in corsia: in particolare nel reparto di Pneumologia dell’ospedale di Macerata dove quindici pazienti sono risultati positivi al virus. Contagi anche all’ospedale di Civitanova, sebbene con numeri decisamente inferiori: due casi nel reparto di Medicina. Naturalmente subito sono scattati i protocolli in questo caso per impedire la diffusione del virus agli altri pazienti con l’isolamento delle persone contagiate e la sanificazione degli ambienti.
Sempre in tema ospedaliero in arrivo assunzioni: a tempo determinato nella speranza di chiudere qualche falla (assistenza primaria a Morrovalle e Monte San Martino, specialisti in Otorinolaringoiatria) e a tempo indeterminato col ricorso alla mobilità interna.
Una trentina - tra infermieri e tecnici - sono invece arrivati grazie alla mobilità da altre Aree vaste dell’Asur. Gli infermieri sono Elisa Aconiti Mandolini, Antonietta Bonfitto, Daniele Bruno, Loredana Buzzelli, Sara Callipo, Simone Cantatore, Gaetano Cassetta, Lucia Castellani, Davide Coscia, Alessio Di Domizio, Serena Filipponi, Vincenzo Maioli, Arianna Mancini, Martina Meroli, Gianluca Mulas, Selenia Nebbia, Serena Ortenzi, Lucia Paolillo, Luigi Pinto, Gessica Riccetti, Umberto Schinchirimini, Michele Simonelli, Veronica Sisti e Marzia Verdatti. Poi ci sono i tecnici della prevenzione Federica Ricci e Guido Salvatelli, tecnico di laboratorio biomedico Maria Grazia Ventriglio.
Infine gli avvisi per l’assunzione a tempo determinato di specialisti in Otorinolaringoiatria e per l’assistenza primaria a Treia, Morrovalle e Monte San Martino. Intanto, Asur e Regione hanno convocato per domani una riunione con i sindaci dei Comuni compresi nel territorio dell’Area Vasta 3 per presentare i progetti che la Regione intende sostenere con i finanziamenti del Pnrr. I sindaci saranno collegati da remoto con l’assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini e i vertici regionali e locali dell’Asur. Da segnalare infine un’interrogazione di Ciccioli, Leonardi e Borroni di FdI sull’esigenza di «porre un rimedio ai conflitti tra il personale del comparto dell’Area Vasta 3 e il direttore delle Professioni sanitarie».