È guarito dopo quattro mesi in ospedale: la rinascita dell’usciere comunale

È guarito dopo 4 mesi in ospedale: la rinascita dell usciere comunale
È guarito dopo 4 mesi in ospedale: la rinascita dell’usciere comunale
di Daniel Fermanelli
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Venerdì 26 Febbraio 2021, 05:05

MACERATA Mario Pazzarelli, 61 anni, usciere del Comune di Macerata, è guarito dal Covid dopo quattro lunghi mesi. Con una lettera desidera lanciare un appello al rispetto delle norme anticontagio ma soprattutto ringraziare quanti gli sono stati vicino e gli hanno permesso di superare la malattia. 

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«Dopo quattro mesi sono guarito dal Covid - scrive - anche se la strada verso la normalità sarà ancora lunga.

Da pochi giorni sono tornato a casa dopo aver percorso tutte le possibili e inimmaginabili tappe di questa malattia tremenda e reale. Da 30 ottobre, dopo qualche a giorno a casa, sono stato costretto al ricovero nel reparto di Medicina d’urgenza dell’ospedale di Macerata, da dove, poco dopo, sono stato trasferito al Covid Hospital di Civitanova Marche e qui sono stato intubato e poi sottoposto a tracheotomia. Nel corso di questa mia personale Via Crucis sono stato sottoposto anche ad un intervento chirurgico d’urgenza di cui non ho nessuna memoria date le condizioni fisiche in cui mi trovavo.

Dopo il risveglio, avvenuto gradualmente e con molta difficoltà, sono stato trasferito al reparto di Pneumologia del nosocomio cittadino e poi al Santo Stefano di Porto Potenza Picena per la riabilitazione. Lancio un appello: questa malattia va presa seriamente e non è assolutamente una cosa su cui scherzare, sconvolge e distrugge famiglie intere, mentre il consiglio che suggerisco a tutti è di prendere le dovute precauzioni e rispettare le norme anti Covid, per rispetto nei confronti di noi stessi e quello degli altri. Il desiderio più grande, dopo quello di aver potuto riabbracciare mia moglie Nadia e la mia famiglia, adesso è quello di ringraziare tutti coloro che mi sono stati accanto, che mi hanno aiutato, che mi hanno sostenuto anche solo con il pensiero e da lontano, che hanno tifato per me e reso possibile la mia rinascita». 


«Parlo dei medici - afferma -, persone di una umanità che non ha paragoni, degli infermieri, angeli di giorno e di notte, degli operatori sanitari, delle strutture a partire dalla Medicina d’urgenza e dal reparto di Pneumologia dell’ospedale di Macerata, al Covid Hospital di Civitanova Marche, dalla direzione sanitaria del Santo Stefano di Porto Potenza Picena con i suoi operatori che mi hanno supportato nel percorso riabilitativo facendomi sentire come a casa. E ancora grazie a tutti i familiari, gli amici, i colleghi, i conoscenti, e in ultimo, ma non ultimi, al sindaco Sandro Parcaroli e al consigliere regionale Anna Menghi per la loro vicinanza. Grazie a tutti per avermi ridato la vita».

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