Più pullman e steward, il piano di sicurezza per il ritorno sui banchi di scuola

La polizia locale al terminal bus di Macerata
La polizia locale al terminal bus di Macerata
di Mauro Giustozzi
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Mercoledì 7 Aprile 2021, 05:20

MACERATA - Con il passaggio in zona arancione nelle Marche le scuole superiori tornano alle lezioni in presenza, adottando modalità flessibili. Rientrano in aula al 100% gli alunni della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di I grado mentre la riapertura è al 50% per le secondarie di secondo grado, con la restante quota in Dad.

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Esattamente come prima dello stop dovuto alle restrizioni per il dilagare della pandemia. Ieri alla riunione organizzata dalla prefettura per mettere a punto gli ultimi dettagli hanno partecipato i sindaci dei Comuni sedi di istituti superiori, le forze dell’ordine, i dirigenti scolastici, l’Usr Marche ed i rappresentati del Tpl locale. 

Come accaduto nel passato un ruolo determinante per l’afflusso degli studenti a scuola contenendo il rischio di contagi lo ha il trasporto pubblico locale. «È stata una riunione operativa importante –afferma Stefano Belardinelli, presidente della Contram - nella quale è stata confermata l’intenzione di puntare a mantenere il 50% in presenza degli studenti con orari di ingresso ed uscita già utilizzati a febbraio. Ci sarà il coinvolgimento delle polizie locali nei controlli mentre per quanto riguarda la Protezione civile ci sarà meno disponibilità in quanto la struttura è impegnata nella campagna vaccinale. Questo comporta il fatto che in alcuni Comuni ci sarà una maggiore presenza dei carabinieri. Per quanto riguarda la Contram abbiamo confermato quella che era l’organizzazione già messa in campo nei mesi scorsi, con 35/40 mezzi aggiuntivi per le corse bis e altrettanto personale e steward per i controlli a terra nel momento della salita a bordo dei ragazzi». 

«La richiesta - prosegue - è che questi elevati costi degli steward aggiuntivi siano assorbiti dalla Regione in quanto non riusciamo noi a coprire tale spesa». Durante la riunione è stata fatta la richiesta che anche i conducenti dei bus siano vaccinati come il personale scolastico essendo a contatto con gli studenti. Istituti scolastici che oramai sono rodati da un anno in cui si sono avute a singhiozzo aperture e chiusure delle scuole con conseguenti provvedimenti che i dirigenti hanno dovuto adattare alle mutate esigenze tra alunni in presenza e altri in didattica a distanza. 
 
«Per quanto riguarda il liceo scientifico Galilei e l’Itc Gentili di Macerata la situazione è la medesima di quando già abbiamo avuto modo di adottare la didattica in presenza al 50% - afferma la dirigente scolastica, Roberta Ciampechini -. Quindi metà della classe sarà in presenza e l’altra metà a casa a giorni alterni, ripartiamo con questi gruppi che fanno un giorno in presenza e l’altro a casa in Dad. Cambia poco rispetto a quanto era accaduto di recente quando le norme erano simili. Si alleggerisce il numero degli studenti in classe, c’è più distanziamento e si cerca di evitare il più possibile i contagi». 

L’auspicio è che questa formulazione delle presenze dei ragazzi in classe non debba subire nuove modifiche causa la pandemia e si possa arrivare a concludere anche questo tribolato anno scolastico senza ulteriori scossoni. «Io personalmente sono favorevole a rivedere gli studenti in classe con questa formula del 50% in presenza – ribadisce la dirigente Ciampechini - che è poi stata quella maggiormente utilizzata in questo anno 2020-21.

In particolare per gli alunni del 5° che debbono affrontare poi la maturità è essenziale poter trascorrere questi mesi che li separano dall’esame in classe». 

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