Cosmari, inaugurato l’impianto hi-tech. L’assessore Aguzzi striglia i politici locali sui Piani d'ambito

Cosmari, inaugurato l’impianto hi-tech. L’assessore Aguzzi striglia i politici locali sui Piani d'ambito
Cosmari, inaugurato l’impianto hi-tech. L’assessore Aguzzi striglia i politici locali sui Piani d'ambito
di Marco Pagliariccio
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Domenica 21 Maggio 2023, 03:40 - Ultimo aggiornamento: 10:46

TOLENTINO - Momento “storico” per il Cosmari. Dall’altro la strigliata dell’assessore regionale all’ambiente Stefano Aguzzi. È stato sicuramente un taglio del nastro non banale quello del nuovo impianto di selezione e recupero dei materiali da raccolta differenziata (il precedente era stato distrutto dal rogo del 2015), avvenuto ieri mattina alla sede dell’azienda a Piane Chienti. 

 
 
Un’eccellenza della tecnologia, costata otto anni e altrettanti milioni di euro, che proietta sempre più l’azienda verso il futuro: ovvero l’obiettivo di stare sotto il 10% di rifiuti indifferenziati entro il 2035.

L’impianto, come già svelato nelle scorse settimane, potrà trattare fino a 7 tonnellate di rifiuti multimateriale all’ora, arrivando anche a 8 in caso di carta/cartone.

Sarà operativo su due turni giornalieri garantendo una capacità complessiva di trattamento di 30 mila tonnellate annue, di cui 13 mila multimateriale (la Provincia ne raccoglie annualmente circa 12 mila) e 17 mila di materiale cartaceo (a fronte di poco meno di 13 mila tonnellate di raccolta). «Questa non è una festa, non apriamo una discoteca: è l’inizio di un nuovo percorso – ha sottolineato il presidente facente funzione del Cosmari Giuseppe Giampaoli dopo il saluto del sindaco di Tolentino Mauro Sclavi –. Sono fiero di questa azienda, che è stata sempre difesa da tutto e da tutti e per la quale qualcuno si è preso pure qualche avviso di garanzia. Siamo in una fase di passaggio cruciale, ma stiamo lavorando bene».
 
A stoppare le belle parole e i complimenti reciproci è però arrivato Aguzzi con un tackle scivolato. L’assessore regionale ha richiamato i sindaci per la mancata approvazione del piano d’ambito. «Sto ancora aspettando l’approvazione di quello di Macerata – ha tuonato dal palco allestito all’ingresso del nuovo impianto Aguzzi –. Tutti i piani d’ambito dovevano essere approvati nel 2016, entro un anno da quanto previsto dal precedente piano rifiuti. Quando mi sono insediato non ce n’era nessuno approvato. Sono la base del futuro piano rifiuti, in due anni e mezzo ne abbiamo portati a casa due. Non è questo il modo di dare risposte ad una situazione complessa. Si chiamerà o non si chiamerà termovalorizzatore, una nuova impiantistica sarà necessaria. Per quanto ci riguarda, stiamo ridiscutendo la governance, a partire dal nuovo piano dei rifiuti regionale. Faremo una discussione approfondita, ma serve più collaborazione tra i territori. Servono più impianti, non si possono continuare a portare fuori regione, in alcuni casi anche all’estero, i rifiuti».

«Serve un colpo d’ala, siamo all’avanguardia per percentuale di raccolta differenziata, ma non certo per la qualità della selezione del materiale e dell’impiantistica. Questo impianto all’avanguardia, che Cosmari ha finanziato in gran parte con risorse proprie, va nel segno della tutela ambientale. Siamo alla prima bozza del nuovo piano, ogni provincia non può fare repubblica a sé, non si può ragionare per compartimenti stagni nei rifiuti. Servirà un ambito unico o cinque? Dobbiamo ragionare a livello regionale, su cosa serve tenendo presente la quantità di produzione dei rifiuti. Non è detto servano un biodigestore o una discarica per territorio».

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