MACERATA - L’accusa è di corruzione nella vendita delle valvole cardiache Perceval, si apre oggi davanti ai giudici del Tribunale di Chieti in composizione collegiale il processo a carico dell’imprenditore Maurizio Mosca. Con lui sono imputati, per altri reati, sei persone tra cui l’ex primario di Cardiochirurgia del policlinico di Chieti, Gabriele Di Giammarco, e due società.
L’indagine che ha portato al processo era stata condotta dalla Guardia di finanza di Chieti sull’acquisto di protesi valvolari cardiache da parte del reparto di Cardiochirurgia del polo abruzzese.
A fronte di questi acquisti fuori gara e a prezzi fuori mercato, Mosca avrebbe fornito, sempre secondo la tesi della Procura, diverse regalie all’allora primario Di Giammarco: avrebbe pagato 27.084 euro di arredi di lusso del suo studio medico in ospedale, un viaggio e soggiorno a Lisbona, un viaggio aereo da 1.287 euro per Vancouver in Canada e due licenze per programmi informatici. I legali di Mosca, gli avvocati Andrea Netti, Renato e Andrea Perticarari e Valentina Romagnoli, oggi presenteranno una lista di 20 testi tra cui 4 consulenti (due cardiochirurghi, un commercialista e un informatico). «Il processo è molto complesso – ha commentato l’avvocato Netti –. Le indagini sono sbilanciate su questioni che non riguardano il nostro assistito e oggettivamente ci sono numerosi profili che potrebbero portare all’assoluzione, li dobbiamo far emergere uno ad uno durante l’istruttoria».