Botte e minacce alla moglie invalida dopo il trasferimento nelle Marche; 52enne in manette

Botte e minacce alla moglie invalido durante le vacanze nelle Marche; 52enne in manette
Botte e minacce alla moglie invalido durante le vacanze nelle Marche; 52enne in manette
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Venerdì 3 Marzo 2023, 18:13 - Ultimo aggiornamento: 18:16

MACERATA - Ha sottoposto la compagna a gravi episodi di violenze sia psichiche che fisiche in conseguenza delle quali la compagna, che per anni ha subito in silenzio, in occasione degli ultimi episodi consumati nell'estate del 2020 in provincia di Macerata, ha trovato il coraggio e la forza di rivolgersi ai carabinieri, raccontando, i maltrattamenti subiti peraltro aggravati in quanto compiuti ai danni di una donna invalida.

Per questi gravi fatti rientranti nel cosiddetto codice rosso l'uomo, un 52enne residente in un comune della bassa reggiana, è stato arrestato.  In prima battuta, l'uomo è stato sottoposto alla misura cautelare dell'allentamento dal domicilio familiare con la prescrizione del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla donna.

Quindi l'iter processuale al termine del quale in data 2 dicembre 2020 il Gup presso il Tribunale ordinario di  Macerata condannava l'uomo a 2 anni e 8 mesi di reclusione.

La sentenza, confermata nel mese di maggio del 2022 dalla Corte d'Appello di Ancona, è divenuta definitiva il 13 febbraio 2023 avendo la Corte Suprema di Cassazione dichiarato inammissibile il ricorso. L'esecutività della sentenza di condanna ha visto l'Ufficio Esecuzioni Penali della Procura di  Macerata emettere a carico del 52enne l'ordine di carcerazione che è stato trasmesso ai carabinieri di Novellara per l'esecuzione. 

I militari ricevuto il provvedimento rintracciavano l'uomo che condotto in caserma al termine delle formalità di rito veniva tradotto in carcere per l'espiazione della pena. La coppia connivente nel reggiano si era trasferita in provincia in provincia di  Macerata dove i maltrattamenti, secondo quanto emerso nel corso delle indagini, si sono acuiti per futili motivi legati a gelosie per i rapporti della donna con i suoi familiari o alla semplice volontà di voler prevaricare sulla stessa.

Non solo gravi minacce quali quella che di volerla ricondurre nel reggiano dove l'avrebbe incatenata e fatta morire ma anche e soprattutto violenze fisiche con pugni, schiaffi calci sino ad arrivare in una circostanza a lanciare contro la donna la cassettiera del bagno colpendola alle spalle.

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