Macerata, da compagno di classe
a bullo: 18enne a processo per stalking

Macerata, da compagno di classe a bullo: 18enne a processo per stalking
di Benedetta Lombo
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Venerdì 31 Maggio 2019, 10:19
MACERATA - Da compagno di classe a bullo. L’incubo vissuto da un ragazzino, all’epoca dei fatti 17enne, è passato dal banco di scuola ad un’aula del tribunale. Dopo la denuncia, infatti, il suo persecutore è finito sotto processo con l’accusa di stalking. La vicenda è avvenuta in un istituto superiore della provincia di Macerata. Secondo quanto denunciato dalla vittima e contestato successivamente dalla procura, gli episodi si sarebbero verificati nell’arco di buona parte dell’anno scolastico 2015/2016 quando il presunto stalker aveva 18 anni.
  
Secondo l’accusa il bullo (insieme ad altri due ragazzini minorenni per cui si procede separatamente) avrebbe offeso più volte il compagno di classe con epiteti quali “sei un handicappato, uno stupido” e varie parolacce. Per dispetto il 18enne gli avrebbe nascosto o rotto delle penne, lo zaino o altri oggetti personali. A volte il minorenne aveva trovato i propri libri buttati nella spazzatura, altre volte, nell’immondizia ci era finito il proprio giubbetto. Poi le minacce di stare zitto, non dire nulla soprattutto al dirigente scolastico altrimenti ci sarebbero state sicuramente delle ritorsioni. Dopo sei mesi di persecuzioni il minorenne non ha retto più il peso ed è crollato. Ha iniziato ad avere attacchi di panico, a soffrire di ansia, tanto da non voler più andare a scuola. Un giorno la madre, temendo per le reazioni incomprensibili del figlio, lo aveva portato al pronto soccorso dove i medici avevano riscontrato al giovanissimo studente “note depressive e ansiose del tono dell’umore”. Alla fine il ragazzino raccontò tutto alla madre che senza titubanze si rivolse direttamente ai carabinieri per denunciare il bullo del figlio. Ieri si sarebbe dovuto aprire il processo a carico del presunto stalker davanti al giudice Enrico Pannaggi e al pm Francesca D’Arienzo ma l’udienza è stata rinviata al 5 marzo del prossimo anno per l’apertura del dibattimento. L’imputato è difeso dall’avvocato Francesca Forani.
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