Collegio “Montessori”, aumentati i posti letto per gli universitari: possono essere ospitati 71 studenti

Collegio “Montessori”, aumentati i posti letto per gli universitari: possono essere ospitati 71 studenti
Collegio “Montessori”, aumentati i posti letto per gli universitari: possono essere ospitati 71 studenti
di Mauro Giustozzi
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Giovedì 7 Ottobre 2021, 09:46

MACERATA -  Dal rinnovato collegio “Maria Montessori” parte la sfida dell’Erdis per aumentare i posti letto destinati agli universitari che frequentano l’Università di Macerata. Taglio del nastro per l’edificio di corso Cairoli, la residenza universitaria che tornerà ad ospitare gli studenti nelle sue 38 stanze (5 quelle singole) per 71 posti letto complessivi. Il recupero ha avuto un costo complessivo di 2 milioni e 609 mila euro ed è una dei tre interventi che riguardano Macerata alla voce studentati: sono in partenza entro poche settimane i lavori al Bartolo da Sassoferrato per 2,9 milioni di euro e successivamente l’Erdis interverrà anche sul collegio dei Sibillini per una cifra di 850 mila euro. 


Nel complesso l’ente regionale per il diritto allo studio riverserà in questa fase circa 6 milioni di euro per la sistemazione dei collegi universitari maceratesi. Alla cerimonia di riapertura sono intervenuti i vertici dell’Erdis, con la presidente Maura Magrini, il direttore generale Angelo Brincivalli, il dirigente dell’area tecnica Michele Pompili, l’assessore regionale Stefano Aguzzi, l’assessore comunale all’Istruzione Katiuscia Cassetta, il rettore di Unimc Francesco Adornato, il rappresentante degli studenti dell’ateneo Jacopo Sammassimo e don Mattia Marconi, delegato dal vescovo a benedire l’immobile rigenerato nonché studente egli stesso dell’ateneo maceratese.

«C’è un gap da colmare per il nostro ateneo – ha rimarcato il rettore Adornato - ed è quello di individuare alloggi nuovi, attraverso il recupero di siti già presenti o costruendone di nuovi. I collegi rafforzano la comunità studentesca. Unimc non è solo dei docenti, degli amministrativi ma soprattutto degli studenti, così come servizi e alloggi sono elementi costitutivi di un’università. La dinamica dell’offerta non è legata solo a didattica e ricerca ma anche l’aspetto dei servizi da fornire agli studenti è essenziale per consolidare e far crescere il nostro ateneo».

Terminati i lavori con 72 giorni di anticipo sul contratto di appalto stipulato con la ditta per i lavori di efficientamento energetico e messa in sicurezza sismica effettuati. 


«Dopo Camerino oggi siamo a Macerata per inaugurare questa struttura –ha detto il direttore dell’Erdis, Brincivalli- un ulteriore passaggio di un percorso virtuoso portato avanti da Erdis in questi anni per rafforzare le residenze universitarie: sappiamo che Macerata rappresenta il punto più critico tra tutte le università marchigiane in tema di alloggi destinati agli studenti ed è nostra intenzione poter ampliare il numero dei posti letto in futuro per dare risposte concrete alle esigenze di questo ateneo. Non a caso ci stiamo proponendo di aprire un tavolo istituzionale in città per affrontare e risolvere questo atavico problema dove la richiesta è superiore all’offerta». Il collegio Montessori si compone di due piani destinati alle camere, un piano terra con una cucina autonoma ed altri spazi dedicati alla convivialità degli ospiti. Sul tetto dell’edificio sono stati collocati impianti fotovoltaici e di solare termico in grado di autoprodurre energia per il funzionamento della residenza.

«Gli universitari sono una parte fondamentale della vita cittadina, -ha sottolineato l’assessore Katiuscia Cassetta- poter offrire loro servizi sempre migliori come questi alloggi è un vantaggio che si riverbera sul nostro capoluogo. Da parte del Comune c’è piena disponibilità a partecipare a questo tavolo istituzionale per colmare il gap tra richiesta e offerta di alloggi che ci vede in coda tra tutte e città universitarie marchigiane». Tra gli artefici dell’ammodernamento della struttura l’ingegnere Michele Pompili. «Siamo partiti dalla vulnerabilità sismica - ha detto il dirigente dell’area tecnica Erdis- che era del 25% rispetto ad un eventuale terremoto: ebbene l’abbiamo portata al 60% che è il massimo raggiungibile per un edificio storico. E’ stata innalzata la classe energetica ad A3, abbiamo agito sui consumi e sull’uso per risparmiare energia il più possibile». 

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