Classi in quarantena, nuovo aumento: il record della provincia di Macerata. Il territorio all'ultimo posto per studenti vaccinati

Classi in quarantena, nuovo aumento, il record della provincia di Macerata. E anche altri dati che debbono far riflettore
Classi in quarantena, nuovo aumento, il record della provincia di Macerata. E anche altri dati che debbono far riflettore
di Emanuele Pagnanini
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Giovedì 9 Dicembre 2021, 03:05 - Ultimo aggiornamento: 14:54

MACERATA -  Classi in quarantena in aumento, contagio che si propaga soprattutto tra i giovani. Un dato che emerge in modo particolare in provincia di Macerata dove si registra il maggior numero di alunni in Dad per casi positivi in aula delle Marche. Numero in controtendenza rispetto a quello del contagio generale. Infatti Macerata, e non da oggi bensì da diverse settimane, ha l’incidenza più bassa di tutte le province marchigiane: ieri media di 134 contagi a settimana ogni 100mila abitanti (con tendenza in discesa) quando la media regionale supera i 190. 

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Sempre ieri, i 53 nuovi contagi maceratesi hanno rappresentato il dato più basso rispetto alle altre quattro province.

Ma a scuola il dato si ribalta. Su 227 classi in quarantena nelle scuole di ogni ordine e grado delle Marche, 79 (quasi il 35%) sono maceratesi. È nettamente il numero più alto, segue Ascoli a 55. Le quarantene a scuola sono così suddivise: 7 classi nelle materne, 26 nelle primarie, 21 nelle secondarie di primo grado (medie) e 25 alle superiori. I dati dell’Ufficio scolastico regionale sono aggiornati al 6 dicembre. Rispetto alla settimana precedente, l’aumento è piuttosto consistente: allora le classi in quarantena erano 58, dunque c’è stata una crescita del 36% in sette giorni. C’è da ricordare come nelle Marche non trovi applicazione la circolare ministeriale secondo cui una classe va in Dad sono con tre alunni positivi. C’è carenza di tracciatori, dunque è difficile fare i tamponi ai contatti in “tempo zero” come indicato nella direttiva.

Ci sono zone dove si riesce ad effettuare test ai contatti di alunni o insegnanti positivi in 48 ore ma sono di più quelle dove si applica il “t5”, vale a dire il tampone dopo 5 giorni. Così con un solo positivo tutta la classe va in quarantena. Proprio da Macerata si leva la voce di protesta attraverso il consigliere regionale Romano Carancini. «Gli studenti maceratesi costretti alla didattica a distanza per le inadempienze politiche, amministrative e istituzionali del governo Acquaroli – scrive l’ex sindaco –. L’assessore alla sanità Filippo Saltamartini e la direttrice di Area Vasta 3 Daniela Corsi stanno consapevolmente disattendendo il nuovo protocollo nazionale, che prevede l’attivazione della didattica a distanza a fronte di 3 casi postivi anziché 1. Ho chiesto in consiglio regionale, con carattere di urgenza, una spiegazione a questa situazione. Di fatto mi è stato risposto che la ragione risiede nella mancanza di organizzazione e di risorse, cosa che ha determinato l’imbarazzante impossibilità a somministrare qualche centinaio di tamponi in più. E nel frattempo i nostri ragazzi pagano lo scotto sulla loro pelle, relegati in casa senza una reale necessità, a differenza dei coetanei di altre regioni dove il sistema sanitario è gestito responsabilmente». 


C’è un altro dato, però, direttamente collegato alle classi in quarantena, che relega Macerata all’ultimo posto della regione: quello delle vaccinazioni in età scolastica. Nella fascia di età dai 12 ai 19 anni, solo il 63,9% ha completato il ciclo vaccinale. Il paragone con le altre province è impietoso: ad Ancona, in questa fascia di età, hanno ricevuto le due dosi il 79,4%; ad Ascoli il 74,3%; a Fermo il 71,3 e a Pesaro il 70,4%. In una settimana, in provincia di Macerata, il numero di vaccinati a due dosi è aumentato dello 0,6%. Gli studenti non vaccinati sono ancora 5.816

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