CINGOLI - Entra in negozio sparando un colpo con una pistola a salve, si dirige dritto verso la bacheca dove ci sono i cellulari, spacca il vetro dell’espositore e prende due iPhone 14 (i più costosi) e scappa.
È successo venerdì sera, circa una mezz’ora prima della chiusura quando nel negozio c’erano due clienti, di cui uno che stava per uscire, e il figlio del titolare. La rapina al Sinergy, il negozio di elettrodomestici in via Santa Sperandia (in pieno centro), è durata pochi secondi, ma sufficienti per creare il panico.
Immediatamente è scattato l’allarme, sul posto si sono precipitati i carabinieri della locale stazione insieme al loro comandante, il luogotenente Umberto Paglioni, e poco dopo in supporto sono intervenuti anche i colleghi della sezione operativa del Norm. Nel frattempo il comandante Paglioni aveva già iniziato a ricostruire l’accaduto tracciando una iniziale pista investigativa: la prima mossa è stata quella di visionare le immagini registrate dalle telecamere poste all’interno del negozio, da lì i militari hanno visto le fattezze del rapinatore, gli abiti indossati (era vestito di nero con uno scaldacollo tirato sul volto e un cappello), hanno chiesto al figlio del titolare se avesse già visto una persona simile, se quel giorno o nei giorni precedenti aveva notato qualcosa di strano e a quel punto sono iniziati a venir fuori elementi importanti: nel pomeriggio il figlio del titolare aveva notato due ragazzi, di cui uno giovanissimo, che avevano guardato i cellulari esposti e poi erano andati via. Era successo una paio di ore prima della rapina.
Ai militari l’adolescente avrebbe detto che c’era l’idea di rubarli ma poi lui si era tirato indietro e non sapeva se l’amico aveva desistito o no. A quel punto i militari guidati dal luogotenente hanno raggiunto l’abitazione del 19enne. Erano ormai le tre del mattino. La madre avrebbe esortato il figlio a spiegare che cosa era successo ma lui si sarebbe chiuso nel silenzio, rifiutandosi di dire dove aveva messo sia i cellulari sia la pistola giocattolo.
Al termine delle formalità di rito, su disposizione del pubblico ministero Enrico Riccioni il 19enne è stato condotto in carcere a Montacuto. Gli è stato nominato un difensore, l’avvocato Paolo Marchionni. Domani in Tribunale a Macerata si terrà l’udienza di convalida. In quell’occasione il giovanissimo, accusato di rapina aggravata, potrà decidere se rispondere alle domande del Gip o continuare a restare in silenzio. A maggio scorso al titolare del Sinergy fu rubato il furgone davanti al negozio, lo ritrovò distrutto dopo che i ladri, durante la fuga, finirono fuori strada.
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